Il caso Luigi Berlusconi e gli altri rebus: cosa non torna nel testamento del Cavaliere

In un foglietto olografo i lasciti per il fratello Paolo, la compagna Marta Fascina e l'amico Marcello Dell’Ultri. Ma la loro legittimità, secondo gli esperti, potrebbe essere messa in dubbio

Roma, 7 luglio 2023 – Perché Silvio Berlusconi non ha indicato Luigi fra i destinatari di quell’ultimo testamento? L’assenza del figlio minore ha suscitato comprensibile curiosità: non fosse altro perché si tratta di una delle poche sorprese che le ultime volontà del Cav hanno riservato. 

Nelle 15 righe scritte prima del ricovero del gennaio 2022, Berlusconi si rivolge ai figli, pregandoli di privarsi di una quota della loro eredità in favore del fratello Paolo, della compagna Marta Fascina, e dell'amico Marcello Dell’Utri: 230 milioni che verrebbero sottratti all’ammontare intero del patrimonio destinato agli eredi legittimi. Nel documento i figli del Cav vengono citati uno per uno, a partire da Marina. Manca però il nome di Luigi. 

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Cosa ha scritto Berlusconi 

''Cara Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora – si legge – sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue'. Dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni: a Paolo Berlusconi euro 100 milioni, a Marta Fascina euro 100 milioni, a Marcello Dell’Utri, euro 30 milioni. Per il bene che gli ho voluto e che loro hanno voluto a me”. 

Secondo quanto scrive Repubblica.it  Luigi Berlusconi chiarirà nei prossimi giorni il motivo per cui il suo nome non compare. Una grave dimenticanza data dall’età e dalle condizioni dell’ex presidente del Consiglio? Oppure il Cavaliere ha voluto fare un ‘favore’ al figlio, da molti considerato il suo pupillo, forse perché il più piccolo, esimendolo dal contribuire ai lasciti?  

Perché anche Barbara ed Eleonora non sono tenute a pagare

D’altra parte – sottolineano gli esperti  – Luigi non sarebbe tenuto a pagare. E non solo lui. Secondo un’interpretazione apparentemente condivisa, l'onere di partecipare spetterebbe infatti solo ai figli di primo letto, Marina e Pier Silvio, a cui l'ex premier ha destinato la quota disponibile della sua eredità. 

Si tratta di un documento che “chiaramente il Cavaliere avrà scritto velocemente e senza consulenza”, commenta il notaio Daniela Corsaro citato dall’Adnkronos, non nascondendo che “questo testamento un po’ di problematiche le pone senza ombra di dubbio”. La questione nasce dal primo foglio redatto dal fondatore di Forza Italia, il 2 ottobre 2006, che lascia la “disponibile in parti uguali” a Marina e Pier Silvio, mentre riserva “tutto il resto in parti eguali” ai cinque eredi. Ai tre figli avuti con Veronica Lario, quindi, spetta solo la quota legittima dell'eredità paterna, che a norma di legge è intoccabile. L'articolo 549 del codice civile pone, infatti, il “divieto di pesi o condizioni sulla quota dei legittimari”. Tradotto in soldoni: se i lasciti in favore di Paolo, Fascina e Dell'Utri andassero a gravare anche sui figli minori, chiarisce Corsaro, “verrebbe intaccata la loro quota legittima, quindi loro potrebbero rifiutarsi di adempiere a questi legati”. Luigi non è citato, dunque se si rispetta il testo, non paga. Ma anche Eleonora e Barbara potrebbero rifiutarsi. 

Doppio lascito al fratello? 

La questione di Luigi non è l’unico nodo da sciogliere. Il testamento di Berlusconi (tre fogli, uno del 2006, un secondo del 2020 e quello 2022), è stato definito “semplice”. Proprio per la sua semplicità risulta poco rigoroso in termini legali, di lettura non univoca, e quindi contestabile. Qualcuno ha fatto notare per esempio che ci sono due disposizioni a favore del fratello, quella del 2022 è preceduta da una prima disposizione del 2020. Entrambe gli destinano 100 milioni. Non è un caso se Paolo in persona abbia voluto chiarire di aver ricevuto ‘solo’ 100 milioni e non 200.   

“Se non dovessi tornare...” 

Ma l’attenzione è anche su quell’espressione usata nell’ultimo testamento “se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue...”. 

Si tratterebbe, secondo avvocati e notai esperti in diritto di successione  di una “condizione sospensiva” (nel gergo tecnico giuridico) che non si è verificata: Berlusconi è tornato a casa dall’ospedale ed è vissuto per un altro anno e mezzo. Fatto che potrebbe invalidare i lasciti a fratello, compagna e amico, di cui Berlusconi sta parlando. 

Al momento non si sa se i figli del Cavaliere fossero a conoscenza di questo ultimo foglietto olografo del 2022 consegnato al notaio Arrigo Roveda da Marta Fascina nel giorno dell’apertura del testamento. Qualcuno si chiede in che condizioni Berlusconi l’abbia scritto. Stava andando in ospedale, ed era seriamente in ansia per la sua salute. Luigi potrebbe essere il primo a fare luce sui punti oscuri. Per il momento dalla famiglia solo silenzio.