Testamento Berlusconi, il giallo di Luigi. Manca il suo nome nell’atto

Nella trascrizione della lettera consegnata da Marta Fascina al notaio l’ultimogenito non è citato fra i destinatari. Cosa succede ora?

Milano, 6 luglio 2023 –  “Carissimi Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora”. Si apre così la lettera-testamento di Silvio Berlusconi indirizzata ai figli: quindici righe datate 19 gennaio 2022 . Non sfuggirà che manca il nome di un figlio, Luigi, l’ultimogenito del Cavaliere. Una svista?

Nell'atto di trascrizione delle volontà di Berlusconi, con riferimenti ai lasciti per Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell'Utri, non è citato il figlio Luigi
Nell'atto di trascrizione delle volontà di Berlusconi, con riferimenti ai lasciti per Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell'Utri, non è citato il figlio Luigi

La lettera che l’ex premier avrebbe scritto a mano è stata consegnata ieri da Marta Fascina al notaio Arrigo Roveda, per la lettura davanti agli eredi, a cui era presente anche la compagna del defunto. Intestata 'Silvio Berlusconi' e 'Villa San Martino', risale a gennaio dello scorso anno. Il Cav stava per essere ricoverato dopo la diagnosi di leucemia.

“Sto andando al San Raffaele – si legge nell’atto – se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue. Dalla vostra eredità dovreste riservare queste donazioni (a Paolo Berlusconi: euro 100 milioni, Marta Fascina: euro 100 milioni, Marcello Dell’Utri: euro 30 milioni) per il bene che gli ho voluto e che loro hanno voluto a me”. 

Alla fine c’è un ringraziamento ai figli “con tanto amore per tutti voi”. 

Il ruolo di Luigi 

Berlusconi lasciato una quota maggiore di eredità ai figli maggiori Pier Silvio e Marina, concedendo loro “la dispobile”, ovvero quella parte di patrimonio che il testatore può decidere a chi, fra gli eredi, lasciare. La quota “legittima” viene divisa in parti uguali fra tutti gli eredi, in questo caso tutti e 5 i figli del Cav. 

Luigi, 34 anni, è il più piccolo dei fratelli, ultimo dei figli avuti dalla relazione con Veronica Lario. Fin da giovanissimo il papà lo ha reso partecipe della gestione del suo impero (a 17 anni era nel Cda di Mediolanum). Negli ultimi giorni di vita di Berlusconi, è stato particolarmente vicino al padre. C’era lui in clinica il giorno della sua morte e sarebbe stato lui ad avvisare fratelli delle sue condizioni irreversibili perché corressero al capezzale.

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Quali conseguenze? 

Non ci sono apparenti motivazioni perché Luigi non compaia nel testamento. Si può ipotizzare dunque una dimenticanza. E’ plausibile invece che il Cav abbia voluto togliere al figlio minore l’onere di contribuire all’eredità di Marta Fascina, di Paolo Berlusconi e di Dell’Utri. In linea teorica il fatto che il 34enne non sia citato lo esime dal cedere la sua parte alla compagna del defunto papà, allo zio e all’ex senatore, come invece dovranno fare i fratelli. Marina, Pier Silvio, Eleonora e Barbara si troverebbero a sostenere da soli la cifra totale di 230 milioni di euro. Vorrebbe dire un pezzetto di torta in meno.