"Topolino è troppo accogliente" Via il murale per i bimbi migranti

Il governo britannico fa cancellare l’immagine dalla parete di un centro per minori non accompagnati. Il ministro Jenrick: "Dobbiamo far capire che torneranno nei loro Paesi d’origine". Si scatena la polemica.

"Topolino è troppo accogliente"  Via il murale per i bimbi migranti
"Topolino è troppo accogliente" Via il murale per i bimbi migranti

di Deborah Bonetti

LONDRA

Un murale di Topolino e Minnie che dava il benvenuto ai piccoli migranti in un centro di accoglienza per minori non accompagnati di Londra è stato rimosso per ordine del Ministero degli Interni britannico. Perché? Mandava un "messaggio sbagliato" ed era "troppo accogliente". I bambini, alcuni di appena 9 anni, arrivati in Inghilterra soli e spauriti con ancora la guerra e la devastazione negli occhi non devono essere accolti in modo caloroso, ha chiarito il ministro per l’immigrazione Robert Jenrick. Gli va invece immediatamente chiarito che si trovano "in una struttura di contenimento ufficiale" da dove verranno un giorno smistati e, appena possibile, rimandati al Paese d’origine.

I commenti del ministro e la cancellazione forzata delle immagini allegre di cartoni animati, tra cui anche una con l’orso Balloo (tratta da Il Libro della Giungla) nonché una serie di frecce colorate per aiutare i piccoli a trovare i vari uffici, hanno fatto piovere le critiche soprattutto dai media di sinistra come il giornale The i che ha per primo riportato la notizia. Persino personaggi noti per la scarsa simpatia verso l’immigrazione "incontrollata", come lo stesso Nigel Farage, architetto della Brexit, hanno definito la decisione di rimuovere le immagini accoglienti come "crudele e persino eccessiva".

Pare che anche lo staff del centro d’accoglienza si sarebbe ribellato, dicendosi “orripilato” da tale imposizione. Ma la resistenza è finita questa settimana e l’Home office, ovvero il Ministero degli interni, ha confermato che le immagini sono ora state "definitivamente rimosse". Un famoso fumettista, Guy Venables, che lavora per diverse testate britanniche, ha definito il gesto come "un esempio di cattiveria gratuita" e ha accusato i tory, che sono al potere da 13 anni – ma che rischiano grosso nelle prossime elezioni previste nel 2024 –, di "scendere al comune denominatore più miserabile pur di raccattare gli elettori più biechi".

In effetti il partito, che ormai regolarmente viene battuto nei sondaggi dai laburisti, sta cercando di raccogliere consensi battendo una linea particolarmente dura contro l’immigrazione. La ministra degli Esteri, Suella Braverman, sta facendo di tutto pur di spedire gli immigrati in Ruanda, e il primo ministro Rishi Sunak ogni volta che può scandisce il suo slogan "Stop the boats" (stop alle barche, ndr): il tono dei tory è "zero tolleranza" per l’immigrazione "illegale" (nonostante quella per vie legali pare non esistere). Il paradosso è che sia Braverman (soprannominata Crudelia) sia Sunak sono figli di immigrati, cosa che non sfugge alla maggioranza dell’opinione pubblica inglese, sempre più lontana dalla visione xenofoba e oltranzista dei conservatori. Con il caro vita, il continuo rialzo dei tassi d’interesse, l’inflazione alle stelle e il fatto che una grande fetta dei britannici non riesce a mantenersi sopra alla soglia della povertà, l’immigrazione potrebbe non essere più un tema così scottante come lo è stato ai tempi del voto per la Brexit.