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FABIO LOMBARDI
Economia

Ecco perché i prezzi dei biglietti aerei aumentano mentre il costo del carburante dei voli cala

La spiegazione del motivo per cui alla diminuzione della quotazione del propellente non corrisponde un andamento uguale del costo dei ticket

Volare costa sempre di più. I prezzi dei biglietti sono letteralmente “decollati” negli ultimi mesi. E se in genere è “normale” in incremento delle tariffe in concomitanza con i periodi “caldi” delle vacanze quest’anno gli aumenti sembrano essere ben superiori. E non solo ai “comuni mortali” (leggi viaggiatori) ma, per una volta, anche agli occhi della politica.

Il terminal di Fiumicino pieno nonostante i costi dei voli
Il terminal di Fiumicino pieno nonostante i costi dei voli

Il garante per la sorveglianza dei prezzi (Mister prezzi), Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha quindi convocato per martedì prossimo, 4 luglio, i rappresentanti delle principali compagnie aeree che operano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari.

Carburate giù del 45%

Rincari che paiono ancor più “sospetti” se si considera che nell’ultimo periodo i costi del carburante sono calati (secondo le rilevazioni di diverse associazioni di consumatori) anche del 45%. Ma allora perché i ticket per gli aerei costano così tanto?

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Rincari biglietti del 43%

La voglia di partire in vacanza, dopo le restrizioni del covid e nonostante l'inflazione, non trova ostacoli negli italiani. Ma quest'anno a frenare certi spostamenti sono i prezzi vertiginosi dei voli nazionali che, secondo l'Istat, hanno subito un rincaro del 43,2% nella prima parte dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2022.

++ Mister prezzi convoca compagnie aeree su caro-voli ++
++ Mister prezzi convoca compagnie aeree su caro-voli ++

Gli esempi

Chi in questi giorni sta organizzando una vacanza estiva nelle località di mare più gettonate d'Europa e del resto del mondo, dovrà fare i conti con tariffe dei biglietti aerei che hanno raggiunto livelli astronomici. Lo afferma Assoutenti, commentando la decisione del Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare le compagnie aeree per capire l'andamento delle tariffe nel nostro paese. L'associazione ha realizzato uno studio che rivela come per alcune tratte europee i biglietti costino oramai quasi quanto un volo a lungo raggio per New York: ad esempio per volare da Roma a Rodi, partendo il 12 agosto e tornando il 19 agosto, servono almeno 696 euro, 694 euro da Milano a Tenerife, contro i 743 euro del volo a/r Roma-New York.

Superano i prezzi dei voli intercontinentali i biglietti per l'Egitto: nello stesso periodo (12-19 agosto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si parte da 778 euro. Costosissimo anche volare su Creta (530 euro da Roma) e Monastir (654 euro da Milano). I prezzi superano i 1.300 euro per andare alle Mauritius (1.309 euro da Roma), Maldive (1.415 euro da Milano) e Thailandia (Roma-Phuket 1.554 euro). Tra le mete prese in esame il prezzo più alto è quello per i voli con destinazione Zanzibar: partendo da Roma occorre mettere in conto una spesa minima di quasi 1.700 euro tra andata e ritorno - conclude Assoutenti.

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L’esperto

Allora perché se il carburante è diminuito di circa il 45% i biglietti aerei sono aumentati del 43%? Certo incidono ancora alcuni fattori fra cui la guerra in Ucraina, l’aumento delle materie prime e del costo dei servizi. Ma a spiegare perché i prezzi restano così alti in relazione al carburante è un esperto del settore. “Che sia giusto o sbagliato le compagnie aeree stanno utilizzando carburante che hanno comperato diversi mesi fa quando i prezzi erano molto più alti. E’ come se voi aveste comperato dei pacchi di pasta (scorte) per il vostro ristorante quando costavano 2 euro al chilo. Se li cucinate oggi li farete pagare in relazione a quel costo anche se nel frattempo il prezzo di un pacco di pasta è sceso a un euro. Il costo di un piatto di pasta al ristorante si abbasserà nei mesi successivi quando cucinerete la pasta pagata un euro. Sempre che il ristoratore non ne approfitti e lasci il prezzo invariato. Questo è il rischio, su cui bisogna vigilare, anche per le compagnie aeree”