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MICHELA BERTI
Economia

A Piombino il gas per l’Europa Il primo carico è nel rigassificatore

Consegnati 90 milioni di metri cubi di Gnl. Dopo i test, parte la fase commerciale della Golar Tundra

A Piombino il gas per l’Europa  Il primo carico è nel rigassificatore
A Piombino il gas per l’Europa Il primo carico è nel rigassificatore

di Michela Berti

PIOMBINO (Livorno)

Il rigassificatore di Piombino è entrato nella fase commerciale, dopo i test fatti nelle ultime settimane per l’operatività dell’impianto. Eni ha appena consegnato un carico di 90 milioni di metri cubi di gas al terminale di Snam. Lo ha reso noto l’azienda spiegando che le operazioni di discarico avvengono in seguito al completamento dei test e sanciscono l’avvio della fase commerciale del rigassificatore di Piombino. Era il momento più atteso per chi ha sostenuto la realizzazione di questo impianto nel cuore del porto di Piombino.

Dopo mesi di battaglie e dure contestazioni che hanno visto il sindaco Francesco Ferrari in prima linea contro la ’Golar Tundra’, questa consegna conferma – spiega l’azienda – il valore del gas come fonte energetica affidabile, capace di assicurare una risposta alle crescenti richieste di energia e sostenere la transizione energetica. Il carico, 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto, è stato prodotto nell’impianto di liquefazione di Sonatrach, a Betihoua, in Algeria, e arrivato nel Mar Tirreno a bordo dell’Ougarta.

"La partnership con Sonatrach e con l’Algeria – precisa una nota – gioca un ruolo centrale nella strategia Eni di diversificazione degli approvvigionamenti e ampliamento del portafoglio gas con investimenti su progetti fast-track che consentono di aumentare i volumi disponibili per il mercato italiano ed europeo. Eni punta alla crescita delle attività di Gnl con volumi che supereranno i 18 milioni di tonnellate nel 2026, più del doppio rispetto al 2022. Una componente importante in un portafoglio globale di gas che contribuirà alla sicurezza degli approvvigionamenti facendo sempre più leva sulla produzione equity".

Così, mentre da una parte il rigassificatore è entrato nel sistema di approvvigionamento energetico del nostro paese, dall’altra va avanti la battaglia legale del Comune di Piombino sulla sicurezza dell’impianto; prossima tappa è l’udienza di merito fissata dal Tar Lazio il 20 dicembre. Tempi lunghi che non rallentano il piano strategico del governo che punta a trasformare l’Italia in un "Hub del gas europeo". "Saremo noi, attraverso i nostri gasdotti, a rifornire Germania, Ungheria e gli altri Paesi dell’Europa centrale", ha promesso il ministro delle Imprese Adolfo Urso. Progetto ambizioso rafforzato dalla nomina di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, a commissario straordinario per installare un nuovo rigassificatore nel Mar Ligure. E sarà proprio questa la futura sede della Golar Tundra. La delocalizzazione dopo tre anni era nei patti che il governatore della Toscana Eugenio Giani aveva stretto con il governo e che, fino ad ora, sono stati mantenuti.