Moldavia: uomo spara all’aeroporto di Chisinau e fa due morti. Gli era stato negato l’ingresso nel Paese

Un viaggiatore proveniente dalla Turchia ha sottratto l’arma a un agente di frontiera. ferito anche un altro passeggero

Agenti di polizia moldavi (Ansa)
Agenti di polizia moldavi (Ansa)

Chisinau, 30 giugno 2023 - Paura e panico all'aeroporto di Chisinau, capitale della Moldavia, dove un viaggiatore ha aperto il fuoco uccidendo due persone prima di essere ferito e arrestato. A scatenare la violenta reazione è stato l’ingresso negato nel Paese da parte delle autorità di frontiera. Protagonista del folle gesto un cittadino del Tagikistan, di 43 anni, mentre le due vittime sono una guardia di frontiera e un agente di sicurezza dello scalo. 

"A un cittadino del Tagikistan di 43 anni è stato negato l'ingresso in Moldavia per motivi di sicurezza – ha spiegato il primo ministro Dorin Recean –. Mentre veniva scortato nell'area per la formalizzazione della procedura per il rientro nel Paese di origine, ha sparato con un'arma sottratta a un agente di polizia di frontiera, uccidendo una guardia di frontiera e un addetto alla sicurezza aeroportuale. Ha anche ferito un passeggero, che è stato sottoposto a cure mediche".

A fermare il tagico, che sembra provenisse dalla Turchia, sono state le forze speciali. Tutte le attività commerciali dello scalo sono state interrotte, mentre i voli sono stati ritardati per lo stato di emergenza. 

In un primo tempo, i media locali avevano comunicato che ad aprire il fuoco fosse stato un cittadino russo, un militare, forse del Gruppo Wagner. Un’ipotesi animata dal clima di sospetto che circola in Ucraina e negli altri Paesi vicini ai ferri corti con la Russia, dove  si sono diffusi i timori incontrollati che la Wagner, ormai esplosa come un bubbone, possa diffondere la sua influenza velenosa nella regione, sotto forma di azioni anche inconsulte dei suoi ex miliziani.