Iran, due uomini impiccati in pubblico: erano accusati dell’attacco armato al santuario sciita di Shiraz

Rivendicato dall’Isis, l’atto terroristico aveva provocato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 25. Ma gli attivisti politici hanno sollevato dubbi sul resoconto ufficiale dell’incidente.

Il santuario sciita di Shah Ceragh a Shiraz, in Iran
Il santuario sciita di Shah Ceragh a Shiraz, in Iran

Teheran, 8 luglio 2023 – Due uomini sono stati impiccati in pubblico stamattina in Iran, su una strada accanto al santuario sciita di Shah Ceragh a Shiraz dove l’anno scorso un feroce attacco terroristico aveva provocato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 25. I due uomini – Ramez Rashidi e Naim Hashem Ghetali – erano stati arrestati e poi condannati a morte subito dopo la strage, consumata il 26 ottobre 2022 nella provincia iraniana di Fars. Ore dopo l'attacco, l'Isis ne ha rivendicato la responsabilità.

Rashidi e Ghetali erano stati accusati di “corruzione sulla terra”, attacco armato e atti contro la sicurezza nazionale. L'attentato è avvenuto durante le proteste a livello nazionale che in quei giorni avevano infiammato l’Iran. Tra le cinque persone arrestate, il principale aggressore è stato ucciso durante l'attacco e altri tre sono stati incarcerati. Gli attivisti politici hanno sollevato seri dubbi sul resoconto ufficiale dell'incidente.