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VITTORIO BELLAGAMBA
Economia

Continuano a diminuire le aste immobiliari

Il primo semestre 2023 peggiore dal 2020, con un totale di 85.535 aste

Immobili (Ansa)
Immobili (Ansa)

Milano, 3 Luglio 2023 – In Italia, continua il calo delle aste immobiliari. Nel primo semestre 2023 sono state registrate 85.535 aste immobiliari, ossia il 21% in meno rispetto al 2022. Si tratta del peggior primo semestre dal 2019 ad oggi (escludendo il 2020 dove le aste sono state sospese per l’emergenza sanitaria). Anche il valore complessivo dell’offerta minima, di conseguenza, è diminuito: registra infatti meno di 10 miliardi di euro rispetto al 2022, con un calo anch’esso del 21%, dovuto al continuo calo delle Procedure esecutive pendenti nei tribunali, che è proseguito anche nel 2022.

Le tipologie immobiliari

Il calo principale si è registrato nelle aste non residenziali, che sono passate da 37.000 a 27.000 con una diminuzione del 28%, mentre le proprietà residenziali si riducono del 18%, passando da 59.000 a 49.000. Se ciò rappresenta da un lato un aspetto positivo, in quanto gli immobili residenziali tendono ad avere maggior mercato, dall’altro riflette il fatto che, negli ultimi anni, le misure di finanziamento d’emergenza unite alla riforma del codice della crisi d’impresa, hanno posticipato il naturale default di aziende in crisi anche da tempo, e quindi ridotto il numero di immobili non residenziali in asta. “Considerando che dal 2022 lo stock di crediti non-performing nel sistema ha ricominciato ad aumentare e considerando il tempo di attivazione delle procedure esecutive e dei fallimenti, dal 2024 dovremmo nuovamente vedere aumentare il numero di procedure iscritte nei tribunali e di conseguenza le vendite in asta", commenta Giulio Licenza, CBDO e Co-Founder di Reviva

Le offerte presentate

L’offerta minima media degli immobili in asta, infine, è scesa a 83 mila euro per gli immobili residenziali, rispetto agli 85 mila euro del 2022. In linea, invece, l’offerta minima dei non residenziali, di 184 mila euro, e quella dei terreni, di 94 mila euro. Continuano ad aumentare, inoltre, le vendite telematiche, che si attestano al 40%, in ulteriore aumento dal 37% dell’anno precedente, mentre solo il 33% si è svolto in modalità mista e il 27% presso il venditore. Questo trend non è affatto favorevole, in quanto le aste puramente telematiche sono estremamente complicate, favorendo ancora di più la possibilità che le aste vadano deserte e si abbassi quindi il valore dell’immobile. Questi i dati estrapolati grazie ad applicazioni proprietarie e all’utilizzo di modelli predittivi da Reviva (re-viva.com), l’azienda innovativa con sede a Milano, leader nella vivacizzazione delle aste immobiliari che aiuta NPLs Investors, Banche e Servicers a migliorare le performance di recupero dei loro crediti aumentando la vendita degli immobili in asta. “Dal 2018 fino alla fine del 2022, lo stock NPE è calato del 4%, passando da 345 Mld a 324 Mld, di cui si stima circa il 50% essere crediti con immobili sottostanti e che quindi, nella maggior parte dei casi, vengono recuperati tramite la vendita degli immobili in asta. Tuttavia le esecuzioni pendenti nello stesso periodo sono calate del 43%, oltre 10 volte tanto, il che significa che la maggior parte si sono concluse senza effettivamente recuperare denaro ma semplicemente svendendo gli immobili e trasformando la maggior parte del credito da ipotecario a chirografario, quest’ultimo estremamente complesso da recuperare. Stimiamo infatti, basandoci sulle procedure esecutive definite ogni anno, che a fronte di aggiudicazioni in asta per circa 7 Mld € si generino contemporaneamente crediti chirografari difficili da recuperare per circa altrettanti 7-10 Mld € - aggiunge Giulio Licenza, CBDO e Co-Founder di Reviva - “Di fronte a questa criticità, siamo convinti che si possa intervenire in primis efficientando il sistema giudiziario e al contempo con un continuo impegno di esperti di marketing immobiliare ed operatori specializzati nel vendere gli immobili sottostanti ai crediti, aspetto che vediamo essere sempre più attenzionato e spesso protagonista del processo di recupero”.

Reviva

Reviva è un’azienda leader specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari. Fondata nel 2017 e con un organico di 40 persone, la società aiuta i gestori NPL, le banche e i servicer a vendere più immobili all’asta e più velocemente aumentando i valori di recupero e riducendo i tempi di vendita. Per ottenere questi risultati, REVIVA utilizza la tecnologia, l’innovazione e le competenze di marketing immobiliare. Ha inoltre creato un ecosistema di brand verticali, Immobiliallasta.it, Reeco e Vivapro, rivolti rispettivamente a audience specifiche quali privati, investitori e consulenti. La missione di REVIVA è di favorire un’economia nel mercato degli immobili all’asta più florida attraverso la rimessa in circolo di liquidità e ridurre il volume dei crediti deteriorati e il debito dei vecchi proprietari. Per maggiori informazioni su REVIVA, invitiamo a visitare il sito http://www.re-viva.com/e a seguire il canale LinkedIn e Facebook.