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LORENZO
Cronaca

La premier mediatrice tra le destre

Lorenzo

Castellani

Unione europea è un sistema a doppio livello. Da un lato ci sono i partiti politici europei che svolgono la propria attività nel Parlamento e a ogni legislatura nominano la Commissione europea. In questo caso siamo di fronte a un vero meccanismo sovranazionale dove la politica travalica i singoli Stati. Dall’altro lato c’è il Consiglio europeo, dove invece ci sono i governi degli Stati nazionali che devono accordarsi tra loro per stabilire l’indirizzo politico dell’Unione europea. In questo doppio livello prendono corpi numerosi cortocircuiti come quelli recenti tra Italia e Polonia. I due principali rispettivi partiti di governo, Fratelli d’Italia e PiS, sono infatti alleati in Europa e membri del gruppo dei conservatori, ma nell’ultimo Consiglio europeo sull’immigrazione il governo italiano e quello polacco si sono trovati su sponde opposte. Gli interessi nazionali dei due Paesi non coincidono su questo tema. Meloni in Polonia incontrerà Morawiecki proprio per cercare di ricucire lo strappo e convincere il polacco a dismettere il veto sul nuovo meccanismo di redistribuzione dei migranti. Il presidente del Consiglio non intende rompere per ora la sua alleanza con Varsavia, anche se la logica dell’interesse nazionale direbbe di sì. Meloni temporeggia perché a breve si voterà in Polonia, dove il PiS è favorito, e poi sarà la volta delle elezioni europee. Dunque, ecco che prende corpo la strategia della premier: mettersi nel mezzo tra Partito popolare europeo e Conservatori più arcigni per giocare il ruolo di regista e grande mediatrice. Una soluzione che può dare i suoi frutti se i partiti di destra cresceranno ancora come oggi pare probabile. Tuttavia, il presidente del Consiglio non deve perdere di vista il fronte interno. Il governo ha promesso molto sul piano della gestione e limitazione dell’immigrazione. Continuare a tornare dal Consiglio europeo a mani vuote per gli sgambetti degli alleati alla lunga può diventare un problema per la tenuta del consenso.