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EVA DESIDERIO
Moda

L’oasi di lino di Zegna chiude la Milano Fashion Week 2023. Una collezione sontuosa e semplice

Per l’estate 2024 una moda dalle forme lineari ma staccate dal corpo: pantaloni morbidi, giacche voluminose senza esagerare, nessun orpello, nessun bottone a vista, tutto nascosto nei tagli sapienti di lino, seta, pella e fresco di lana

La sfilata di Zegna alla Milano Fashion Week 2023 (foto Zegna)
La sfilata di Zegna alla Milano Fashion Week 2023 (foto Zegna)

Milano, 19 giugno 2023 – “Il lino è la risposta estiva al cashemere”, dice Gildo Zegna, Presidente e Ceo del Gruppo di Biella che produce le collezioni del marchio partendo dal filo e dai tessuti, una gloriosa tradizione di famiglia che porta sempre più in alto il valore del Made in Italy. E oggi in Piazza San Fedele, enormi balle di lino del raccolto 2022 facevano da sfondo naturalissimo e ecologico al defilè ideato dal direttore creativo di Zegna, Alessandro Sartori, ogni volta più bravo e visionario.

Modelli sotto il sole come gli invitati, “salvati” da un utile cappellino di cotone con la bella visiera e rinfrescati negli occhi da una collezione sontuosa e semplice (almeno all’apparenza ma sofisticatissima), col lino che Zegna compra in Normandia perché lì c’è la migliore qualità e poi lo porta a Trivero vicino a Biella per lavorarlo e portarlo in sartoria coi risultati eccelsi di oggi. Zegna chiude una quattro giorni di sfilate maschili a Milano con un calendario non fittissimo ma eccellente di nomi e di proposte che fanno gioire il Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa impegnato da diverse stagioni in una interessante e generosa operazioni di scouting di nuovi talenti dello stile.

“Zegna sta conquistando diversi primati sulla tracciabilità di materie e processi produttivi _ continua Gildo Zegna – e questo è un modo ottimo per differenziare il brand secondo la sua tradizione più bella”.

Alessandro Sartori lancia così dopo l’Oasi Cashmere, oggi l’Oasi di Lino, in segno di leggerezza di essere e di agire, per una moda dell’estate 2024 dalle forme lineari ma staccate dal corpo, pantaloni morbidi, giacche voluminose senza esagerare, nessun orpello, nessun bottone a vista, tutto nascosto nei tagli sapienti di lino, seta, pella e fresco di lana. Per Zegna scatta l’ora della monocromia nei completi e negli accessori, la tuta è il nuovo abito e può essere intera o spezzata, davanti alla statua di Alessandro Manzoni in Piazza San Fedele gli uomini che vestono Zegna sono contemporanei e raffinati, giovani con la testa sulle spalle e il gusto naturale del bel vestire che forse gli proviene anche dall’educazione di famiglia. Giovani uomini a caccia di sé stessi, di un nuovo approccio con la moda, più indipendente certo ma elegantissimo. Anche la pelle è foderata di lino, tutte le forme sono un po’ squadrate, non esistono più uniformi né bon ton vestimentario nel segno di una libertà colta e misurata, soprattutto molto personale. La palette fonde colori naturali come calcare, juta, mastice e grigio Aral, a note freddi di linfa, agave, lichene e grigio perla. Nonmancano i colori caldi che rimandano alle foglie e al ferruggine, con tocchi aranciati e albicocca discreti.