Treno più pullman La ricetta di Italo per ridurre l’inquinamento

Treno più pullman  La ricetta di Italo  per ridurre  l’inquinamento
Treno più pullman La ricetta di Italo per ridurre l’inquinamento

VIAGGIARE IN TRENO e in bus con un solo biglietto, per raggiungere le più affascinanti destinazioni turistiche in Campania, Puglia e Sicilia: dal 21 giugno sarà possibile, grazie alla recente acquisizione, da parte della compagnia ferroviaria Italo, di Itabus, compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza, operativa da fine maggio 2021. L’integrazione Italo–Itabus consentirà di sviluppare un servizio efficiente e comodo di mobilità integrata, con l’obiettivo di far crescere il perimetro di copertura dell’intero territorio nazionale, sud Italia compreso. Il servizio sarà attivo 24 ore su 24 e prevede anche l’offerta di ‘chartering’ (letteralmente, ‘noleggio’), studiata per soddisfare le esigenze di scuole, società sportive, gruppi turistici e comunità sia pubbliche che private.

Le connessioni di viaggio intermodali treno più gomma riguarderanno, al momento, le celebri mete turistiche dell’estate in Campania, Puglia e Sicilia, che saranno raggiungibili dalle grandi città del centro-nord, ovvero Torino, Milano, Reggio-Emilia, Bologna, Firenze e Roma. Le combinazioni sono aperte alle vendite su tutti i canali Italo: sito italotreno.it, app Italo Treno, mobile site, Pronto Italo, biglietterie in stazione e agenzie di viaggio. Pertanto, snodi fondamentali nel network Italo, come Milano (che vanta ogni giorno 81 servizi Italo), Bologna (servita da 79 viaggi quotidiani) e Firenze (64 collegamenti Italo giornalieri) saranno connessi ai piccoli borghi e località di mare del centro-sud Italia. L’operazione è stata condotta, fa sapere Italo, con la finalità di ampliare la capillarità territoriale dei servizi di alta velocità promossi dalla compagnia.

Tra le altre novità, è in programma una linea dedicata a Pompei e Sorrento, con cambio alla stazione di Napoli Afragola e quattro servizi giornalieri (2 viaggi di andata e 2 di ritorno). Per quanto riguarda la Puglia, saranno servite Polignano a Mare e le salentine Porto Cesareo, Nardò e Gallipoli: in tutti e quattro i casi, si arriverà alla stazione di Bari, per poi andare verso le spiagge grazie al trasporto su gomma. I servizi giornalieri saranno 4, due di andata e due di ritorno. C’è poi la Sicilia, meta di vacanzieri provenienti da tutto il mondo. Saranno servite le destinazioni di Giardini Naxos-Taormina, Catania, Enna, Caltanissetta, Agrigento, Milazzo, Cefalù e Palermo: con il treno fino a Villa San Giovanni e da lì, con Itabus, si prenderà il traghetto per arrivare in Sicilia. Quattro i collegamenti quotidiani previsti (2 per andare e 2 per tornare). Scegliere i collegamenti intermodali vuol dire rispettare l’ambiente: si utilizzano, infatti, mezzi condivisi, sostenibili e confortevoli come i treni Italo e i pullman Itabus, si acquisisce un unico biglietto in un’unica transazione e si usufruisce di coincidenze prestabilite e orari rigorosamente studiati per agevolare gli spostamenti e soddisfare le diverse esigenze dei passeggeri, senza essere costretti ad avvalersi di altri mezzi come auto a noleggio, taxi... Il servizio offerto dal gruppo Italo, grazie all’acquisizione di Itabus, può vantare una flotta composta da 51 treni e 100 bus, attivi tutto l’anno, 24 ore al giorno.

"Un’integrazione sinergica e strategica, a totale beneficio di territori e viaggiatori, fra due società che, peraltro, condividono e credono negli stessi valori", dicono ancora da Italo, "primo tra tutti la cura e l’attenzione al cliente, ma anche la sostenibilità. Italo è da sempre il treno ‘green’ per eccellenza, costruito con materiali riciclabili al 98% e dotato di filtri cosiddetti ‘hepa’ (a elevata efficienza) per il ricambio costante di aria". Secondo un’analisi realizzata dalla stessa compagnia ferroviaria, il tragitto Roma–Milano comporta un’emissione di Co2 pari a 14 chili se effettuato in treno, valore che aumenta fino a 66 chili e 94 chili se vengono utilizzati, come mezzi di trasporto, rispettivamente l’auto e l’aereo. Sempre per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente, il gruppo Italo si è impegnato a monitorare i consumi elettrici delle proprie flotte grazie a sofisticati sistemi di misurazione installati a bordo, nonché a valutare le misure per ridurli ulteriormente nel tempo; analizzare gli impatti e i rischi dei cambiamenti climatici, al fine di minimizzare l’esposizione e la vulnerabilità delle attività di Italo; ridurre il rischio di danni ambientali grazie a un sistema di controllo delle attività di Italo in tutti i siti; tagliare l’impatto ambientale generato anche dalle mansioni dei dipendenti, con la promozione di un’autentica cultura della sostenibilità; implementare la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti a bordo dei treni Italo e in tutti i siti aziendali.

Anche Itabus, grazie ai motori diesel Euro 6D (i meno inquinanti sul mercato) e alla collaborazione con Eni – in virtù della quale l’intera flotta viene alimentata con un tipo di gasolio in grado di diminuire le emissioni di anidride carbonica rispetto ai carburanti tradizionali – è annoverato tra i ‘best in class’ nel settore del trasporto su gomma, per l’attenzione dedicata dall’azienda all’ambiente. L’intermodalità Italo-Itabus ha un immenso potenziale, tutto da scoprire: da questo primo passo potranno nascere, infatti, interessanti connessioni fra stazioni ferroviarie e aeroporti e porti. Potrà beneficiarne anche la rete di micromobilità urbana e mobilità integrata, garantendo così ai passeggeri una scelta ancora più ampia, acquistabile da un’unica piattaforma multimodale e con la comodità di un singolo biglietto.