Relax all’aria aperta La scelta preferita per 56 milioni di turisti

Relax all’aria aperta  La scelta preferita  per 56 milioni di turisti
Relax all’aria aperta La scelta preferita per 56 milioni di turisti

SI PRENDE L’ENFASI, anche se gli appassionati dei viaggi all’aria aperta sono poco portati alla retorica delle parole. Ma quest’anno ancora più di ieri, nessun’altra voce del Travel riesce a brillare come il turismo outdoor. Lo rivela lo studio realizzato dall’Osservatorio creato da Human Company, azienda storica dell’hospitality open air, in collaborazione con la società Thrends, analizzando settori di ospitalità dove spiccano camping e villaggi turistici, agriturismi e rifugi. La stagione che è appena iniziata si prospetta come una delle migliori degli ultimi 10 anni. Più esattamente, tra giugno e settembre si prevedono 56,6 milioni di presenze, in leggero aumento sia rispetto al 2022 che al 2029. Un orientamento che conterà ancora una volta sul mercato italiano, attestato al 49% del totale, in linea con il 2021 e il 2022, scelta – quella di fare le vacanze entro i confini nazionali – motivata anche dall’innegabile aumento dei costi da affrontare dopo l’impennata dell’inflazione. Ma stavolta, a trainare l’outdoor sarà l’incoming dall’estero con una quota che dovrebbe arrivare al 51% del totale.

Un flusso internazionale che già nel 2022 aveva trasformato il Belpaese in una meta prioritaria per gli appassionati del turismo slow, facendo lievitare di un significativo +40% il numero di arrivi nella penisola rispetto all’anno precedente e addirittura di un +3% nel confronto con il 2019, già archiviato come anno d’oro dell’outdoor. A pesare nella scelta e nella programmazione delle vacanze, alcuni fattori importanti come il "caro carburanti", i prezzi al consumo, la crescita delle tariffe medie nelle strutture ricettive e lo stesso cambiamento climatico. Mentre nello studio di Human Company risultano meno impattanti sia il sentiment rispetto al rischio pandemico (percepito in modo più remoto e improbabile), sia la perdurante situazione di conflitto in Ucraina. Per la cronaca, l’Italia risulta il secondo mercato europeo dell’outdoor alle spalle della Francia per presenze (dato 2022). Nella penisola, a prendersi le maggiori attenzioni dei turisti outdoor di casa nostra sono 5 regioni: nell’ordine, Toscana e Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia. Mentre le più gettonate dagli stranieri, sono il Veneto e la Toscana, la Lombardia, l’Alto Adige e il Piemonte.

P.G.