Raffles, ecco la bottega del Design. A lezione con i protagonisti

Via i muri tra discipline, si sperimenta un approccio creativo. Borse di studio ai giovani più talentuosi. Nasce Glam tra patrimonio culturale e tecnologie. Formazione ai manager che progettano il futuro.

"Abbattere i muri anacronistici tra le diverse discipline, facendo sperimentare agli studenti il design nella sua interezza, dalla moda al visual, per scoprire l’approccio creativo e la capacità di progettare": così il designer Carlo Forcolini, direttore scientifico di Raffles Milano (e Compasso d’Oro alla carriera nel 2020) descrive la formula dell’istituto di moda e design approdato a Milano, in via Felice Casati, nel 2017: la scuola milanese è l’ultima nata tra i 18 college diffusi nel mondo. Una formula che da quest’anno si arricchisce di nuovi ingredienti (e quattro corsi in più). "La prima novità, per l’anno accademico 2023-24 si chiama Glam - spiega Maria Canella, direttore accademico di Raffles Milano -, ovvero un Master in Management del patrimonio culturale e nuove tecnologie. Il focus di Glam è il patrimonio di musei, archivi e biblioteche nel settore delle industrie creative. Nascerà poi il Master in Business Design & Marketing, in lingua inglese, per formare imprenditori e manager in grado di operare nei diversi ambiti del design, dalla moda alla comunicazione, dal product al service e brand design". E, ancora, ai nastri di partenza ci sono Fashion, Product & Interior, Visual Design & Communication, oltre a una prospettiva ad ampio raggio nel mondo della fotografia, con docenti provenienti dalle più importanti realtà internazionali: dal reportage al collezionismo, dalla pubblicità al corporate publishing, dall’organizzazione di mostre al picture editing.

In aula sempre i professionisti del settore. "Abbiamo quasi un rapporto di uno a uno tra docenti e studenti, che conosciamo per nome e che vengono seguiti in tutto il percorso, dal loro ingresso all’incontro con il mondo del lavoro - continua Canella -. E ogni anno vengono offerte borse di studio per fornire supporto finanziario a talentuosi studenti italiani e internazionali". Un programma di coaching e il career service fanno da ponte tra le imprese e la scuola, aperta dalle 8 alle 22. "Una bottega rinascimentale con un’anima internazionale - ribadiscono Canella e Forcolini -. Si progetta confrontandosi con culture di tutto il mondo, aderendo al mercato, ma anche alla filosofia e ai cambiamenti antropologici che stanno vivendo gli studenti, specie dopo la pandemia".

Si guarda al digitale, alla game art, all’universo del gioiello. "I programmi svolti dai nostri docenti includono anche le innovazioni più avanzate nei diversi ambiti in cui si declina il design. Le esigenze cambiano in modo rapido e dobbiamo essere sempre pronti a recepire l’evoluzione, in un rapporto di osmosi tra scuola e città, tra ricerca e produzione, tra formazione e professione".