Roma, 5 luglio 2023 - L’Italia si avvia a entrare in una lunga fase di caldo e afa a causa della rimonta dell’Anticiclone africano. I primi disagi già nel fine settimana, con picchi fino a 38 - 40° in alcune zone dello Stivale. "In questa fase, dunque tanto sole per tutti o quasi - spiega Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo -: Alpi, Prealpi e alto Piemonte potranno infatti rimanere interessati da qualche sporadico rovescio o temporale, anche forte, ma per il resto sarà stabilità atmosferica praticamente assoluta".
Sommario
Le temperature
Ma le temperature schizzeranno verso l’alto. "Già nel weekend - prosegue Ferrara - primi picchi di 36-38°C al Centro Sud se non superiori su Sicilia e Sardegna, mentre nella prossima settimana picchi di 38-40°C si potranno registrare sulle zone interne del Centro Sud, se non punte localmente superiori al Sud e sulle Isole. Qualche grado in meno invece sulle coste grazie alle brezze marine, nonché al Nord dove comunque si potranno superare punte di 35°C. Il tutto esaltato da condizioni talora afose che renderanno il caldo ancor meno sopportabile, in particolare in Pianura Padana, lungo le coste e in generale nei grandi centri urbani, dove si soffrirà anche di notte”.
Afa anche di notte
L’estate mostrerà dunque il suo lato peggiore. "Le temperature minime notturne infatti subiranno inevitabilmente un rialzo, tanto che soprattutto la prossima settimana potremmo assistere alle cosiddette 'notti tropicali' – spiega l’esperto –, ossia nottate in cui le temperature non scendono sotto i 23-24°C, questo in particolare su aree costiere e grandi città".
Il caldo non durerà poco
"Questa seconda e più intensa ondata di caldo stagionale potrebbe durare almeno una decina di giorni (se non oltre) al Centro Sud, mentre al Nord non è da escludere un break temporalesco a metà della prossima settimana con quantomeno parziale smorzamento della canicola, ma rimane una tendenza che necessita di conferme", concludono da 3bmeteo.
La mappa di 3bmeteo
(L’articolo prosegue sotto alla cartina)
Il giugno più caldo di sempre
Ed è di oggi la notizia che “il mese di giugno è stato il più caldo a livello globale, con poco più di 0,5 gradi al di sopra della media 1991-2020, superando giugno 2019 - il record precedente - di un margine sostanziale. A comunicarlo è l'osservatorio europeo Copernicus, nell’ultimo aggiornamento.
Il ghiaccio antartico ai minimi
Secondo i dati, il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione più bassa per giugno dall'inizio delle osservazioni satellitari, al 17% al di sotto della media. L'estensione del ghiaccio marino artico era leggermente al di sotto della media ma ben al di sopra dei valori di giugno degli ultimi otto anni.