"Prepariamoci a un’estate super: 68 milioni di arrivi"

"Prepariamoci   a un’estate super:  68 milioni di arrivi"
"Prepariamoci a un’estate super: 68 milioni di arrivi"

IL SORPASSO? FACILE PROFEZIA: ci sarà. Perché è vero, sarà un’estate all’insegna del "caro prezzi", con rincari sostenuti ovunque, specie nei trasporti (voli aerei) e negli alberghi. Ma il boom dei viaggi è robusto. Parola dell’Istituto Demoskopika certificata nel suo "Tourism Forecast Summer" per il 2023: la penisola sarà la meta di non meno di 68 milioni di turisti per un totale di 267 milioni di pernottamenti e per una spesa stimata in 46 miliardi di euro, con gli stranieri - 35.3 milioni quelli previsti – ad offrire un contributo essenziale in termini di presenze e spesa. Dogma o quasi: per numeri e fatturato, sarà un 2023 superiore (+12,2%) perfino al 2019, quindi all’annata che aveva preceduto l’arrivo del Covid. E se il sold-out pronosticato in molte delle località italiane è parzialmente spiegabile con l’indubbio "dimagrimento" provocato dalla pandemia sull’hôtellerie (meno alberghi e quindi meno posti-letto disponibili), è comunque innegabile la ritrovata propensione a partire.

Che per l’industria turistica sia l’anno del grande raccolto, lo sostiene anche Enit, in un report sul primo trimestre 2023 che segnala un aumento del 42% sul 2022 e un recupero dell’87,7% sull’analogo periodo 2019; che immortala il profilo dei tanti stranieri pronti ad assaltare spiagge e città d’arte del Belpaese (americani in testa, seguiti da francesi e tedeschi); e che prevede appunto il probabile sorpasso rispetto al 2019, considerato, fino a ieri, difficilmente superabile.

Lapidario il commento di Ivana Jelenic (in foto sopra a sinistra), presidente e ceo di Enit: "Avremo un’estate rigogliosa, con un ritorno di tutti i flussi internazionali e questo spinge l’Italia a prestazioni sempre più elevate in termini di offerta e ospitalità". Altri spunti? Abbondano. Intanto il Belpaese rimane la destinazione preferita dagli stessi italiani, ma quella del turismo "di prossimità" sarà un’opzione meno esclusiva di quanto si fosse notato nel 2022. Italiani, va detto, che sembrano avere imparato una serie di buone regole. Come rileva una ricerca della piattaforma Piratin Viaggio (Holiday Pirates Group) guidata dal ceo David Armstrong (sopra a destra), dimostrano più tempismo nelle prenotazioni e accortezza nell’abbinare meta e budget.

La ripresa dei flussi turistici a ritmi superiori a quelli del 2019 è confermata anche da Holiday Barometer Ipsos-Europe Assistance. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Astoi, l’associazione degli operatori turistici presieduta da Pier Ezhaya: deciso recupero con un incremento dei ricavi dell’11% perfino rispetto al 2019. Le mete più gettonate? Non smette di primeggiare l’Egitto, anche per i prezzi competitivi. E in Italia, Sardegna, Sicilia e Puglia intercettano le maggiori quote di turisti. Mentre per il lungo raggio, corteggiatissimo l’East Africa (Kenya, Zanzibar e Madagascar).