Emanuela Orlandi, squarciate le gomme dell’auto di Pietro. “Gesto mirato”

Atto vandalico in Borgo Pio contro la macchina del fratello della ragazzina scomparsa. Telecamere al setaccio. “Forse un folle ma sappiano che non mi fermo”

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa nel 1983 (Ansa)
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa nel 1983 (Ansa)

Roma, 8 luglio 2023 – Chi ha squarciato le gomme dell’auto di Pietro Orlandi e perché? Un nuovo rebus da risolvere nel grande enigma di Emanuela, la cittadina del Vaticano scomparsa a 15 anni il 22 giugno del 1983. 

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa nel 1983 (Ansa)
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa nel 1983 (Ansa)

E’ successo nella notte fra il 5 e  il 6 luglio. Qualcuno ha tagliato con una lama i quattro pneumatici della macchina di Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, da sempre impegnato nella ricerca della verità sulla sua sparizione. L’auto era parcheggiata in Borgo Pio, a pochi passi da via della Conciliazione. “E’ un’azione mirata –  secondo l’avvocata Laura Sgrò – Le altre auto,  non sono state danneggiate”. Da quando –  da qualche anno –  la giovane legale assiste gli Orlandi, la pressione della famiglia sulle istituzioni è aumentata. Per la prima volta il Vaticano ha avviato un’indagine che negli ultimi giorni sembra aver avuto un’accelerata. Dieci giorni fa intanto il caso è approdato in Aula con l’apertura di una Commissione parlamentare di inchiesta che si occuperà della vicenda di Emanuela e di quella di Mirella Gregori, anche lei 15enne, anche lei scomparsa da Roma, poche settimane prima.  

Pietro Orlandi ha presentato subito denuncia. Chi potrebbe voler spaventare Pietro? Un mitomane o qualcuno che ha interessi perché la vicenda Orlandi resti nell’ombra? A quanto si apprende verranno esaminate le telecamere della zona alla ricerca di indizi utili a chiarire cosa sia successo.

“Forse il gesto di un folle ma sappiano che non mi fermo”

“Molto probabilmente è il gesto di un folle – commenta il fratello di Emanuela –  di qualcuno a cui sto antipatico per qualcosa che ho detto o fatto. Ma se in futuro a qualcuno dovesse venire in mente un gesto intimidatorio, sappia che io denuncio, non sto in silenzio a subire”.

Dopo le frasi su le frasi riportate da Pietro Orlandi sulle “uscite” di Papa Wojtyla, la madre, che vive ancora in Vaticano aveva ricevuto una lettera anonima con minacce velate. Il gesto di oggi potrebbe avere un collegamento? “Tutto è possibile. qualcuno sui social si disse contrariato però poi andare lì col coltello e tagliare le gomme... In un luogo, come Borgo Santo Spirito, pieno di telecamere”. Quanto all’ipotesi dell’intimidazione, “il fatto che al sit in per il quarantennale abbia detto che ci sono stati senatori avvicinati da personaggi interni al Vaticano indica che c'è qualcuno in Vaticano che la Commissione non la vuole. Ma che significato ha questo gesto? Che si pensa? Che uno non parli più?”. 

Pietro guarda oltre l'atto vandalico subito: ''La cosa importante è che la prossima settimana dovrebbe essere convocata la conferenza della capigruppo. Mi auguro decidano di calendarizzare il voto!.