“Note d’oro“, ricordi e racconti di Umbria Jazz

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Un libro che può arricchire la biblioteca di tutti, appassionati o meno di jazz. Eh sì, perché Umbria Jazz non è soltanto musica palchi e super star, ma è anche un pezzo di storia della nostra regione. Dunque sappiate che La Nazione ha curato un volume fotografico - “Note d’oro. Cinquant’anni di Umbria Jazz“- per celebrare il mezzo secolo del Festival. Il libro sarà dato in omaggio a chi acquisterà il quotidiano venerdì 7 luglio, che è anche la data d’inizio della rassegna.

Un compleanno eccezionale, una degna celebrazione attraverso un’ottantina di pagine che regalano il piacere del viaggio: un viaggio per immagini e parole lungo i decenni di un’avventura spettacolare, una scommessa vinta, la costruzione progressiva e sempre più apprezzata di un’originalità di livello mondiale, l’affermazione di un logo e di un nome che sono diventati sinonimo di grande musica: Umbria Jazz. Una certezza. Uno scrigno di attrattività e qualità per una regione che lega ormai il proprio nome alle sette note per intenditori. Il volume de La Nazione, curato da Donatella Miliani, propone volti, ricordi, aneddoti, dove protagonisti sono la musica e chi, nel 1973, ebbe l’intuizione di dar vita a un evento di eccezionale livello, man mano divenuto uno di Festival più iconici. La parola passa così a Carlo Pagnotta, il “visionario“ che lo ha fondato, che lo ha fatto crescere fino a diventare l’evento che è oggi.

Le iniziative de La Nazione non finiscono qui: oltre al libro, che si avvale del supporto della Regione e dei comuni di Perugia e di Orvieto, è stata realizzata una mini serie Web tivù, che nei giorni del Festival sarà visibile su tutte le nostre piattaforme: anche in questo caso ricordi e retroscena dove protagonisti sono le note e chi, nel ‘73, inventò una manifestazione che "ha lasciato il segno".