Mix di arte e cultura che piace agli stranieri

TOSCANA E UMBRIA guardano all’estate con ottimismo, in attesa di una stagione che possa finalmente lasciarsi alle spalle anche le ultime limitazioni legate al Covid e superare i dati già ottimi del 2019. "La stagione appena iniziata sarà, salvo sorprese, quella che ci vedrà finalmente andare oltre i numeri pre-pandemia – spiega l’assessore toscano al turismo, Leonardo Marras – Non abbiamo ancora numeri e dati precisi, visto che i primi saranno disponibili a luglio. Possiamo quindi solo parlare di sensazioni, anche in base ai report che ci arrivano dagli addetti ai lavori. La primavera è andata molto bene, con la ripartenza del turismo straniero anche nelle città d’arte oltre che sulla costa. Giugno ha invece registrato un po’ di rallentamento, dovuto alle piogge abbondanti e al meteo incerto. Ora vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, ma notiamo già da ora un grandissimo interesse, soprattutto da parte degli stranieri, con una riapertura importante dei flussi dall’Oriente".

Più timido il mercato interno. "Gli europei e soprattutto gli italiani devono fare i conti con l’inflazione – prosegue Marras - . Questo pesa molto in alta stagione, quando occorre una maggiore capacità spesa. Credo che tale aspetto debba far riflettere anche gli operatori sul tema dei prezzi e dei servizi offerti". "Relativamente ad arrivi e presenze di turisti, l’Umbria registra dati positivi mai raggiunti prima – dice l’assessore al turismo dell’Umbria, Paola Agabiti – Significativo l’aumento degli italiani che scelgono i nostri territori per le vacanze, ma ancora più marcata è la presenza di stranieri con una vera crescita record. Risultati raggiunti grazie alle politiche di promozione messe in atto dalla Regione che hanno permesso all’Umbria di raggiungere una visibilità tale da essere sempre più attrattiva. Il 2023 non è solo l’anno della svolta, ma si sta confermando come un momento spartiacque per il turismo in Umbria, sempre più locomotiva della crescita economica regionale. Un trend ora da consolidare e rilanciare per ulteriori passi in avanti da compiere". Determinante, in questo senso, è stato il riconoscimento ottenuto nel 2022 dall’Umbria, da parte di Lonely Planet, come meta imperdibile per il 2023. Non a caso, nel primo semestre di quest’anno, i numeri hanno già superato quelli del pre-pandemia, con un +2% di arrivi rispetto al 2019 e un +7,09% di presenze.

Lisa Ciardi