Marcegaglia cambia pelle, da utilizzatore a produttore di acciaio

Marcegaglia  cambia pelle,  da utilizzatore  a produttore  di acciaio
Marcegaglia cambia pelle, da utilizzatore a produttore di acciaio

UNA STAGIONE DI INNOVAZIONI produttive e tecnologiche e – contemporaneamente – di accentuata presenza nello studio degli scenari macroeconomici e geopolitici, nel ruolo socioculturale, nella vocazione a formare i quadri del futuro. Il Gruppo Marcegaglia resta una delle prime dieci aziende italiane per fatturato (che sfiora i 10 miliardi), ha un ruolo chiave nell’industria siderurgica non solo italiana e continua a seguire la forte impronta innovativa voluta dal suo fondatore Steno Marcegaglia, I suoi eredi, i figli Emma (in foto a destra) e Antonio (a sinistra), rispettivamente presidente della holding di famiglia e presidente di Marcegaglia Steel, dalla sede-madre di Gazoldo degli Ippoliti guardano ben oltre il paesaggio padano che circonda l’azienda. Una prova? Molte. Il 2023 si è aperto con un’acquisizione che ha segnato il passaggio del brand a diretto produttore d’acciaio. Non era mai avvenuto negli oltre 60 anni di storia del gruppo, che ha radici da trasformatore. L’operazione Outokumpu gli ha permesso di integrare la catena a monte, acquisendo il 100% della divisione prodotti lunghi della multinazione finlandese. Il suo valore totale ammonta a circa 228 milioni di euro.

Marcegaglia ha inglobato 5 impianti distribuiti tra Europa e Stati Uniti, inclusa un’acciaieria a forno elettrico per acciai speciali a Sheffield, in Inghilterra, dove si trovano l’impianto di laminazione di vergelle e l’impianto di produzione di barre. A questi, si aggiungono uno stabilimento analogo a Richburg negli Stati Uniti, l’impianto di laminazione a caldo di vergelle e l’impianto di produzione di fili trafilati a Fagersta, in Svezia. Unità che hanno chiuso il 2022 con un fatturato complessivo di quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro e che contano circa 650 dipendenti. In primavera le mosse del Gruppo sono proseguite con la creazione di Marcegaglia Baltics in Lettonia per un investimento di oltre 100 milioni di euro. La sfida è consistita nel rilevare la Sia Severstal Distribution (Ssd) lettone che il gruppo siderurgico russo Severstal possedeva a Riga. Coerentemente al suo assetto produttivo, l’orizzonte di Marcegaglia si è allargato a quello della visione per una governance sempre più in grado di leggere gli scenari internazionali e di impostare nuove strategie. In questo spirito è stato costituito il primo Advisory Board del gruppo, un organismo consultivo di altissimo livello che si è riunito per la prima volta a Milano. Lo compongono, insieme a Emma e Antonio Marcegaglia, Marta Dassù (foto a sinistra in basso) già viceministro degli Esteri nei governi Monti e Letta oggi senior director european affairs di Aspen Institute, Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni, Ferruccio Resta ex rettore del Politecnico di Milano e presidente della Crui, Veronica Squinzi amministratore delegato e direttore dello Sviluppo gobale del Gruppo Mapei e Paolo Boccardelli, docente di Management e Strategie d’Impresa presso la Luiss Guido Carli dove ha ricoperto il ruolo di direttore della Business School.

A cosa servirà questo parterre de roy, destinato a riunirsi tre volte all’anno? "In un’epoca di grandi cambiamenti diventa strategico avere una visione lunga, con un raggio d’azione il più ampio e consapevole possile - spiegano Emma e Antonio Marcegaglia – Il concetto di impresa è destinato a evolversi sempre più verso valori che tengano insieme il suo sviluppo con l’impatto ambientale, la sostenibilità, l’inclusività, in direzione di una crescita che sia di qualità dal punto di vista economico e di beneficio per la collettività e i territori. Abbiamo voluto raccogliere intorno a noi figure di spicco dell’economia, della diplomazia, dell’industria e del mondo accademico per confrontarci e ragionare insieme di nuovi scenari e trend". Direttamente rivolte al territorio sono altre due iniziative qualificanti per la holding siderurgica a mantovana. Nella sede di Gazoldo è stata inaugurata Casa Marcegalia, un museo interattivo che raccoglie sia le memorabilia familiari (dai ricordi giovanili di Steno, al primo stabilimento, al successo, persino al rapimento di cui fu vittima) sia i contenuti di alta tecnologia e di assoluta avanguardia del brand, con in primo piano le opere di grandi artisti internazionali realizzate in acciaio per Steellife, la prima mostra internazionale dedicata all’acciaio, allestita alla Triennale di Milano nel 2009 per celebrare i 50 anni di attività del Gruppo.

Sempre a Gazoldo hanno trovato posto gli spazi per una Academy aziendale sulla quale Marcegaglia punta per “modellare“ il proprio futuro, formando personale specializzato - dai semplici operai, ai quadri, ai dirigenti - che da sempre è la spina dorsale e il surplus patrimoniale del’azienda. Il progetto è aperto, in prospettiva, anche a possibili fruitori esterni: dai clienti ai fornitori, dai professionisti agli studenti. Direttore scientifico del Comitato Operativo è stato designato il professor Paolo Boccardelli, docente di Management e Strategie d’Impresa presso la Luiss Guido Carli, e membro dell’Advisory Board di Marcegaglia.