Laura Pausini: "La Romagna è per sempre"

Laura Pausini:  "La Romagna  è per sempre"
Laura Pausini: "La Romagna è per sempre"

Il meteo diceva: acqua alta. Ma l’altra sera a Venezia Laura Pausini avrebbe dovuto preoccuparsi dell’acqua che viene dal cielo, che ha inzuppato per due ore il palco privo di copertura innalzato davanti a Palazzo Corrier. Una pioggia battente più violenta di quella sfidata a San Siro nel 2007, più insidiosa di quella affrontata al Teatro Antico di Taormina nel 2014 rilanciando sull’epica del cuore impavido che non teme la forza degli eventi. Anche perché venerdì, quando si sono aperte le cateratte (per ironia della sorte durante l’esecuzione di E.sta.a.te) c’era un impegno importante da portare a casa, quello di devolvere il proprio cachet di questi tre concerti in Piazza San Marco alla Romagna alluvionata. "Quello di venerdì al Comune della mia Solarolo, quello di sabato al Comune di Castel Bolognese, dove vivono i miei genitori, e quello di domenica al Comune di Faenza, dove sono andata a scuola e dove vive mia sorella Silvia" ha spiegato l’eroina di Resta in ascolto.

"Io vengo da quei campi alluvionati, figlia di quella gente che spala il fango cantando Romagna mia. Se nasci lì rimani così, anche se la vita ti porta a New York. Quando nel ’93 fa ho iniziato ero l’unica ragazzina in un ambiente popolato da veterani per lo più maschi. Trent’anni dopo, sono rimasta solo io. Quando ho bisogno di autoconvincermi che va tutto bene, penso a questo. Qualcosa ho combinato. E sono orgogliosa di essere arrivata fin qui dal paesello".

An. Spi.