La svolta green nelle facoltà "Lotta al cambiamento climatico"

Uffici tematici, efficientamento energetico degli edifici e percorsi interdisciplinari. "Affrontiamo la sfida"

MILANO

Svolta “green“ negli atenei, nei percorsi di studio e di ricerca, come negli edifici. Nasce alla Statale di Milano il primo “Green Office“: "Il gruppo di lavoro si occuperà di coordinare iniziative ed eventi per promuovere una cultura della sostenibilità ambientale e sociale coinvolgendo l’intera comunità universitaria, dagli studenti ai docenti a tutto il personale", spiegano da via Festa del Perdono. Sei gli ambiti tematici: energia ed efficienza energetica, mobilità e trasporti, rifiuti e risorse, verde di ateneo e urbano, cibo e consumo alimentare, società e territorio. Debutterà nel prossimo anno accademico, sempre in Statale, il corso di laurea magistrale in Global Environment and Development, realizzato nell’ambito dell’Alleanza Europea 4EU+: rilascerà un titolo congiunto o joint degree con le università di Copenaghen e Varsavia. È finalizzato alla formazione della figura del manager ambientale che potrà operare in imprese del settore agro alimentare e della green economy, oppure di esperti e gestori delle politiche ambientali operanti nella pubblica amministrazione e negli enti pubblici.

L’università Bicocca procede per la creazione di un campus a emissioni zeto grazie alla geotermia e con la depavimentazione delle piazze, contro le isole di calore. Tra i percorsi di studio dedicati, la triennale in Scienze e tecnologie per l’ambiente , il corso di laurea in Scienze e tecnologie Chimiche ha cinque diversi percorsi tematici, tra cui uno in “Chimica sostenibile”. È previsto anche un percorso di doppia laurea sui materiali sostenibili insieme all’università belga di Leuven. Da quest’anno, poi, nell’ambito dei crediti formativi a libera scelta previsti per i corsi di lauree triennali e a ciclo unico, le studentesse e gli studenti di tutte le facoltà potranno inserire l’insegnamento Sviluppo Sostenibile e definirne loro stessi i contenuti, scegliendo tra quelli proposti dai 37 moduli in cui si articola il progetto: il Bbetween Sustainability è realizzato con il contributo di tutti i dipartimenti. Al Politecnico di Milano invece è in corso un progetto sperimentale di alta formazione denominato “Tecnologie per le transizioni”, che vede scendere in campo l’ateneo insieme ai Politecnici di Bari e Torino e alle Università di Bologna, Napoli Federico II, Padova, Palermo e Roma La Sapienza. "Emerge, infatti, la necessità di una formazione tecnico-scientifica in senso più interdisciplinare in grado di integrare le tecnologie all’interno di un sistema complesso caratterizzato da più layer interconnessi: fisico, cyber, ambientale, economico e sociale", spiegano dal Politecnico. Altro fronte su cui tutte le università stanno accelerando è quello di intelligenza artificiale e metaverso: in Bocconi da settembre debutterà un nuovo Master of Science in Artificial Intelligence.