La parabola di Tecnove: "La svolta è arrivata con la crisi"

La parabola  di Tecnove:  "La svolta  è arrivata  con la crisi"
La parabola di Tecnove: "La svolta è arrivata con la crisi"

LA SVOLTA È ARRIVATA "grazie" alla crisi. È stata la necessità di rinnovarsi, di fronte all’avanzare delle problematiche economiche globali del 2008-2009 a convincere i vertici di Tecnove, azienda leader nella lavorazione di lamiere e carpenteria media con sede a Novellara, nella Bassa Reggiana, a rinnovarsi in modo radicale. E ora, a trent’anni dalla fondazione, Tecnove è non solo un’azieda solida dal punto di vista economico, ma può contare su una vasta rete di rapporti commerciali e la consapevolezza di essere tra i leader del proprio settore. "È stata la crisi iniziata nel 2008 – conferma il presidente Alberto Lombardini – a farci decidere di puntare non solo al mercato italiano ma soprattutto a quello estero. Non è stato facile: abbiamo affrontato viaggi continui e lunghissimi, abbiamo bussato alle porte di aziende di ogni parte del mondo, milioni di contatti, approcci, telefonate, anche con ditte dai nomi altisonanti…".

E il risultato è sotto gli occhi di tutti, tanto da poter festeggiare i trent’anni di vita con orgoglio e soddisfazione. Davvero importanti i risultati raccolti in termini di fatturato, internazionalizzazione, innovazione, certificazioni, solidità e buoni rapporti con collaboratori, fornitori e clienti. "Dai cinque miliardi di lire di fatturato del primo anno, il 1993, l’azienda è arrivata ai trenta milioni di euro oggi. Dai primi trenta dipendenti agli attuali 160, dai 150 chilometri di raggio d’azione degli inizi alle commesse e ai contatti che arrivano dall’America e dall’Asia passando per buona parte dell’Europa", aggiunge Lombardini. Che in questa "avventura" è affiancato dai soci Gianni Ghisi e Giorgio Salati. "Persone – dice ancora il presidente – che sono le colonne storiche dell’azienda". Diversi gli asset che hanno portato al società Tecnove a crescere ininterrottamente negli ultimi tre decenni. E per il prossimo settembre è prevista una festa di compleanno speciale per l’azienda situata alle porte del centro storico di Novellara, dove ha sempre deciso di mantenere il proprio quartier generale.

"Siamo legati al territorio in cui operiamo. Siamo amanti della nostra terra e della nostra Italia. E non ci piace – confida Lombardini – quando gli stranieri ci danno dei… provinciali. Basti pensare che nelle principali aziende, all’estero, non mancano mai degli italiani negli uffici tecnici o di progettazione. Bisogna smettere di pensare che l’Italia sia la cerenentola dell’Europa. Non è così. E lo dice il rappresentante di una società che esporta il 98% del prodotto". La storia di Tecnove narra di un’azienda fondata e sviluppata su valori tipici della terra emiliano romagnola: rispetto dei clienti, innovazione, valore del lavoro, fiducia nelle persone, spirito di squadra, radicamento geografico, investimento prima del profitto. "I trent’anni di vita, per Tecnove, rappresentano una tappa dalla quale guardare al passato per ricordare determinazione ed energia che ci hanno consentito di arrivare fino a qui – aggiunge il presidente – e per pensare con altrettanta convinzione al futuro".

Non nasconde le difficoltà nel reperire personale specializzato: "Più che il costo dell’energia o delle materie prime, oggi il problema principale è quello della selezione del personale qualificato. Anche la formazione scolastica deve migliorare: credo che sia più importante formare i nostri giovani al mondo del lavoro invece di insegnare loro le gesta degli Assiri e dei Babilonesi. La storia di questi popoli, se uno vuole, se la può imparare nel week-end". Tecnove punta anche a buone relazioni coi dipendenti e coi loro rappresentanti sindacali: "Lo dimostra anche il fatto – spiega Lombardini – che in pochissime settimane abbiamo trovato l’accordo sul rinnovo del contratto integrativo di lavoro, che ha pienamente soddisfatto anche i sindacati che hanno partecipato alla trattativa". Importantissimo è poi l’impegno per la sicurezza: "Non dobbiamo pensare all’officina di carpenteria tra sporcizia, olio e polvere. Ora mettiamo a disposizione delle tecnologie avanzatissime.

Gli spazi del nostro stabilimento, nei reparti di produzione, possono essere paragonate ad ambienti delle… sale operatorie di un ospedale. Ed è massimo l’impegno per la sicurezza in generale, con sistemi di prevenzione degli infortuni in continua evoluzione". Non manca neppure lo sguardo alla tutela dell’ambiente. "Puntiamo a diventare una impresa carbon free, con l’utilizzo di energia rinnovabile al cento per cento. Abbiamo già iniziato degli investimenti importanti in tal senso".

Fino ad arrivare alla sicurezza stradale, con un progetto che ha previsto l’installazione di strutture per la moderazione della velocità nel tratto di strada su cui si affaccia l’azienda novellarese: "A nostre spese – conferma Lombardini – abbiamo installato dei box predisposti per il controllo della velocità. Servono a rendere più sicuro il transito, l’accesso e l’uscita dei veicoli, mezzi pesanti compresi, dalla nostra azienda. Un modo per rendere l’area più sicura per tutti".