La frontiera del sapere I cervelloni della Normale non temono concorrenti

Due team di allievi si impongono nella competizione Plancks 2023 per la fisica. Via alle selezioni d’ingresso: 74 posti. Il direttore: "Coltiviamo le capacità dei giovani".

La frontiera del sapere  I cervelloni della Normale  non temono concorrenti
La frontiera del sapere I cervelloni della Normale non temono concorrenti

PISA

Hanno sbaragliato la concorrenza internazionale gli allievi di fisica della Scuola Normale e dell’Università di Pisa. Nella competizione Plancks 2023, che si è svolta a Milano a maggio con ben 48 squadre di studenti universitari da tutto il mondo, i primi e secondi classificati sono risultati due team di allievi normalisti, “Gli Hartreetici” e “I Timpanari”, come si sono fatti chiamare. Un risultato che fa dell’Italia una delle culle mondiali dei giovani più promettenti nella fisica, se si pensa che a competere in questa sorta di olimpiadi c’erano studenti inglesi, francesi, spagnoli, tedeschi, danesi e di molte altre nazioni europee ma anche provenienti da Messico, Honduras fino a Hong Kong.

"La qualità della formazione italiana si misura quando i nostri ragazzi e le nostre ragazze si confrontano con il resto del mondo, lì si vede che – dopotutto – il nostro sistema scolastico è ancora di primo livello. Noi, come istituzione universitaria che accoglie questi talenti nella fase successiva alla maturità, fino alla laurea, abbiamo il compito di garantire loro tutti gli strumenti affinché possano sviluppare e ampliare le loro capacità".

Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore dal maggio 2019, prova a riassumere la ricetta della Scuola universitaria in cui, tra gli altri, si sono formati i Nobel per la Fisica Enrico Fermi e Carlo Rubbia, il Nobel per la Letteratura Giosuè Carducci, i presidenti della Repubblica Giovanni Gronchi e Carlo Azeglio Ciampi, la medaglia Fields per la matematica Alessio Figalli. "Gli ingredienti sono sempre gli stessi da oltre due secoli: selezione rigorosa, che guarda solo alla bravura in sede di esame di ammissione; vita collegiale: non c’è nulla che faccia crescere di più che condividere esperienze e conoscenze, a volte anche molto lontane perché gli ambiti disciplinari sono i più disparati; e poi la vicinanza con i docenti, che hanno la possibilità di seguire passo dopo passo lo studente, con suggerimenti e disponibilità all’interlocuzione pressoché ininterrotti e decisivi in taluni snodi della carriera". Il 28 giugno si è aperta la possibilità di candidarsi al concorso di ammissione per reclutare nuove leve. Studentesse e studenti che hanno conseguito la maturità possono concorrere a Pisa per la Classe di Lettere e Filosofia (32 posti in ambiti quali Filosofia, Letteratura e filologia moderna, Linguistica, Storia antica e filologia classica, Storia dell’arte e archeologia, Storia e paleografia) e per la Classe di Scienze (38 posti per aree disciplinari quali Matematica e informatica, Fisica, Scienze biologiche, Chimica); a Firenze per Scienze politico-sociali (4 posti). Le candidature devono essere presentate entro il 1 agosto mentre gli esami si svolgeranno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. "Il concorso di ammissione è uno dei momenti cruciali della vita della nostra Scuola – conclude Ambrosio –, tant’è che gran parte del nostro corpo docente vi si impegna per molti giorni consecutivamente tra correzione di compiti ed interrogazioni. Ma dà anche soddisfazione constatare quanti ragazzi e ragazze ci sono in Italia che coltivano grandi sogni e ambizioni, perché il futuro di un paese è su questo che si basa".

Guglielmo Vezzosi