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RICCARDO GALLI
QN Mobilità

Kawasaki Ninja 4R piccola e cattiva Yamaha R1: roba da Superbike

Kawasaki Ninja 4R  piccola e cattiva  Yamaha R1: roba  da Superbike
Kawasaki Ninja 4R piccola e cattiva Yamaha R1: roba da Superbike

di Riccardo Galli

Le sensazioni sono quelle belle, forti e incredibili che solo la pista può raccontare. Il nome, del resto, è una garanzia di prestazione e affidabilità. La cilindrata e la potenza? Mettono sul piatto e parlano di una classe media che Kawasaki Motors ha scelto di lanciare per avvicinarsi a un pubblico esigente e dinamico allo stesso tempo.

E’ nata così la ZX-4R discendente giovane, giovanissima, della famiglia Ninja ZX. Telaio e motore sono di nuova concezione. Questa nuova ed entusiasmante Supersport di Kawasaki sarà affiancata anche dalle versioni Ninja ZX-4R SE e Ninja ZX-4RR. L’introduzione sul mercato a livello mondiale è di appena qualche settimana, mentre la conquista del mercato europeo è prevista per l’ autunno.

La Ninja ZX-4R – come racconta sul proprio sito ufficiale Kawasaki – nella sua versione più performante sarà dotata di un motore che eroga 80 cv che va ad equipaggiare un telaio leggero e compatto ispirato a quello della Ninja ZX-25R. Questa configurazione permette una percorrenza in curva e una sensazione di accelerazione proprie di una moto da corsa.

Tutto questo per arrivare ad accendere i riflettori su una caratteristica fondamentale: la Ninja ZX-4R sarà l’unica supersportiva 400cc con un motore a quattro cilindri in linea nella sua categoria. Eredita lo stile aggressivo e l’equipaggiamento premium che ci si aspetta di trovare su una motocicletta appartenente alla famiglia Ninja ZX. In altre parole, la sensazione, come detto, è quella dell’altra prestazione in pista. Anche il sound dello scarico del quattro cilindri in linea, quando portato nella parte alta del contagiri, evoca emozioni racing.

Si va in casa Yamaha ed ecco la R1 GYTR, altra iperveloce, altra supermoto, un vero e proprio gioiello che nasce con l’ambizione di essere performante in pista. Con la grinta superbike che Yamaha porta in giro per il mondo attraverso i suoi campioni. La R1 GYTR _ si legge _ è dotata dello straordinario motore crossplane CP4 da 998 cc a 4 cilindri, erede diretto della moto da corsa M1 che ha vinto il MotoGP, ed è disponibile esclusivamente tramite i GYTR pro shops. La sua sequenza di scoppi irregolare offre una coppia lineare per prestazioni eccezionali e livelli elevati di trazione della ruota posteriore. A questo si aggiungono la sofisticata ECU programmabile GYTR.

Sviluppata dal team Yamaha di tecnici professionisti del mondo racing, la nuova R1 GYTR è una superbike da pista completamente preparata, fornita in base alle specifiche da competizione, attraverso i GYTR PRO SHOPS. Dotata di un pacchetto smart di parti necessarie in pista e componenti che migliorano le prestazioni.

Un passo nella storia ed ecco alzarsi il sipario su MV Agusta. Anche in questo caso si parla di moto dalle prestazioni straordinarie. Da big della pista. Da numeri uno in potenza e risultati. La categoria delle neo-retrò supersportive è stata creata da MV Agusta con l’introduzione della Superveloce 800 Serie Oro. Portando questo concetto nel futuro, spingendo lo stile e i confini tecnologici a un livello superiore, la Superveloce 1000 Serie Oro inaugura una nuova era delle neo-retrò supersportive.

La Superveloce 1000 Serie Oro si ispira con orgoglio alle leggendarie MV Agusta schierate nel Mondiale, in particolare al modello MV 500 che nel 1972, 50 anni fa, ha portato al debutto le prime ali con funzione aerodinamica. Queste sono state progettate per regolare il flusso d’aria lungo la carrozzeria generando deportanza sulla ruota anteriore e migliorando il raffreddamento.