np_user_4025247_000000
EVA DESIDERIO
Moda

Il mocassino di Gucci fa 70 anni. Da Fred Astaire a Jodie Foster il morsetto ha conquistato le star

Ieri la maison ha celebrato questa icona del brand con una mostra a Milano

Il morsetto, elemento iconico del mocassino
Il morsetto, elemento iconico del mocassino

Milano, 17 giugno 2023 – Aldo Gucci, uno dei figli del fondatore Guccio Gucci, lo creò nel 1953. Allora era solo un elemento ornamentale di un mocassino, il morsetto, miniatura del morso metallico delle briglie equestri. Da allora sono passati 70 anni e ieri Gucci ha celebrato questa icona del brand con una mostra diffusa di arte contemporanea e le idee di dieci artisti internazionali applicate al morsetto, quell’ Hoserbit Loafer entrato nel mito dello stile. Sono state le star a dargli tanta fama e tanto desiderio di possesso per un mocassino che è trasversale per età ed è nei sogni di uomini e donne anche perché negli anni si è molto evoluto rimanendo però sempre se stesso.

Ed eccolo coinvolto in tanti spazi di una “Casa” Gucci ricostruita allo Spazio Maiocchi di Milano in una esposizione che ti sorprende ad ogni passo coi lavori che si proiettano in un tavolo surrealista con molte gambe calzate dal mocassino, in una camera da letto estrosa e coloratissima, in un armadio dei sogni tutto logato di morsetti da dove esplode la collezione maschile di Gucci per l’estate 2024 innalzata su manichini.

Siamo in una fase di passaggio del brand fondato a Firenze nel 1921, perché si aspetta l’arrivo a settembre per la sfilata donna nell’ambito della settimana del pret-à-porter di Milano del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno e allora meglio lavorare sull’arte contemporanea e sui miti della maison come questo morsetto che dalla moquette alla carta da parati invade lo spazio Maiocchi.

Siamo in un club esclusivo, il Gucci Horsebeat Society, che resta aperto anche oggi e domani per il pubblico dalle 10.00 alle 18.00. Curata da Alessio Ascari, direttore creativo e curatore dello Spazio Maiocchi a Milano, la mostra è un’esperienza multidisciplinare che esplora l’iconografia del mocassino con morsetto attraverso reinterpretazioni e trasformazioni che uniscono moda, arte ed elementi audiovisivi. L’evento include una performance dell’artista e coreografa spagnola Candela Capitán e un DJ set realizzato dalla leggendaria etichetta parigina di musica elettronica Ed Banger.

Risalendo alle radici equestri del morsetto, Gucci Horsebeat Society reimmagina la tradizione del country club in uno spazio contemporaneo che si integra con lo spirito della controcultura artistica. Questo concetto assume la forma concreta di una ‘casa’ multidimensionale − una serie di ambienti sensoriali, quasi domestici, popolati da opere d’arte commissionate per l’occasione. In una selezione eterogenea, le opere di dieci artisti. Nel cortile dello Spazio Maiocchi, Harry Nuriev, architetto e artista multimediale russo, fondatore di Crosby Studios, con sede a Brooklyn, crea un ‘patio’ concettuale utilizzando il morsetto in elementi di arredamento, mentre Anna Franceschini, artista visiva italiana, allestisce una ‘camera delle curiosità’ realizzata con reperti tratti dall’archivio Gucci.

Aperto sul cortile, lo spazio ‘camera da letto’ rivela un’immagine di grande impatto visivo del fotografo americano Charlie Engman, completata dall’unica opera storica della mostra: l’installazione Bedroom Ensemble II dell’artista svizzera Sylvie Fleury, del 1998. L’opera è messa in contesto da una nuova carta da parati con motivo Morsetto, specialmente realizzata per la mostra, che fa da suggestivo sfondo per la décolleté con morsetto rossa di Tom Ford parte dalla Collezione Gucci Autunno-Inverno 1995. Il mocasino di Gucci resta anche oggi un must nel guardaroba di uomini e donne.

Negli anni ‘60 fu indossato da celebrità e icone culturali quali Francis Ford Coppola, Fred Astaire e Alain Delon, prima che una nuova generazione di adolescenti, tra cui Jodie Foster fotografata con lo skateboard nel 1977, se ne appropriasse negli anni ‘70.

Negli anni ‘80, il modello fu adattato e divenne il simbolo della cultura delle donne in carriera, prima di essere rimodellato in linea con il linguaggio sensuale e sofisticato di Gucci degli anni ‘90. Attraverso la visione sontuosa della Maison del secondo decennio del nuovo secolo, il morsetto andò ad abbellire un nuovo classico nella fattispecie delle slipper Princetown foderate in lana.