I tre pilastri dell’Ateneo Ricerca, didattica, territorio

L’analisi dei prorettori Roberta Rizzo, Paolo Tanganelli ed Enrico Bracci "Ricerca ad ampio raggio. E i corsi sono diventati sempre più internazionali".

I tre pilastri dell’Ateneo  Ricerca, didattica, territorio
I tre pilastri dell’Ateneo Ricerca, didattica, territorio

Sono tre i pilastri su cui poggia l’ateneo di Ferrara: ricerca, didattica, terza missione. Tre forze motrici che si danno la spinta a vicenda e si sostengono nel continuo progresso che l’università estense ha vissuto nell’arco degli ultimi anni.

RICERCA

"Per quanto riguarda la ‘Ricerca’, l’Unife si posiziona molto bene sia a livello nazionale che europeo – racconta Roberta Rizzo, prorettrice alla Ricerca e presidente del Consiglio per la Ricerca e la Terza Missione –. Ci sono diversi finanziamenti, dai primi arrivati con tanti progetti approvati e una rete instaurata in tutto il Paese, fino al discorso legato al Pnrr. Continuiamo ad avere molti progetti finanziati a livello europeo, a dimostrazione di un posizionamento importante. Significa che la nostra ricerca non si ferma solo a livello universitario, ma ha contatti con tutto il territorio. Il nostro ateneo vuole parlare a tutti ed essere vicino alla cittadinanza".

DIDATTICA

"Per quanto riguarda la didattica, la maggior parte dei finanziamenti vengono dal Fondo per il finanziamento ordinario – puntualizza Paolo Tanganelli, Prorettore alla didattica e al diritto allo studio –. Ma siamo un ateneo che guarda molto anche alla qualità e all’internazionalizzazione, con 14 percorsi di doppio titolo di studio in Italia e all’estero. Abbiamo anche aumentato la capienza delle aule con notevoli servizi aggiuntivi, a partire da quello di consulto psicologico: dal 2021 sono stati seguiti gratuitamente oltre 1.300 studenti. Sul diritto allo studio abbiamo rivisto completamente le contribuzioni e alzato la soglia Isee per le esenzioni fino a 60mila euro. E siamo intervenuti pesantemente per ridurre le tasse per i redditi bassi e medio-bassi, mentre la ‘no tax area’ a Ferrara in futuro dovrebbe arrivare fino a 27mila euro".

TERZA MISSIONE

"La terza missione riguarda tutte quelle attività tramite cui l’università cerca di avere un rapporto attivo con gli attori territoriali per accrescere il trasferimento di competenze, conoscenze e tecnologie – chiosa Enrico Bracci, prorettore alla Terza Missione –. Le imprese sono molto interessate alla ricerca industriale e all’innovazione e a come possono acquisire brevetti e sviluppare tecnologie. L’ateneo fa un’attività di supporto, stimolo e valorizzazione a favore di quelle imprese che possono mettere a frutto i risultati all’interno delle aziende per l’innovazione di prodotti e servizi. Ma cerchiamo anche di stimolare l’imprenditorialità dei ricercatori e degli studenti".

Francesco Moroni