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Redazione
Moda

Gorpcore e abbigliamento tecnico per muoversi in città

Comodità, versatilità e stile sono le basi per il trend che spopola in città

Outfit Côte&Ciel, photo credit facebook.com/coteetciel/
Outfit Côte&Ciel, photo credit facebook.com/coteetciel/

Negli ultimi anni, complice anche la pandemia e l'isolamento che ne è derivato, si sono fatti largo scarpe e abiti comodi che ricalcano lo stile outdoor. La voglia di stare all'aria aperta, uno stile di vita più sano che prevede di spostarsi a piedi o in bici, e dunque la necessità di muoversi con comodità anche in città, sono sempre più sentiti. È proprio per questo che i designers hanno accolto le necessità dei consumatori, dando vita ad uno stile tecnico, che mira a semplificare la vita in città, all'insegna della comodità e versatilità ma sempre con un tocco di eleganza.

Un passo indietro: cos'è il trend gorpcore

Comfort e stile si uniscono per dare vita a quello che è stato chiamato gorpcore, un termine inizialmente connotato da un'accezione negativa che è presto diventato uno dei look più amati, nonché uno degli hashtag più gettonati. Colori, libertà di espressione e di movimento sono alla base del gorpcore, che manifesta il caratteristico spirito senza schemi anche nel suo essere genderless. Il trend si ispira senza ombra di dubbio alle attività all'aria aperta e ai look sportivi, ma da dove arriva il termine? Dato il suono della parola, non poteva essere altro che un acronimo: “Good Ol’Raisins and Peanuts” (Buona vecchia uvetta, con noccioline), vale a dire la combinazione perfetta per uno snack da mettere nello zaino durante le escursioni all'aria aperta.

Dall'outdoor alle passerelle

Dai piumini North Face agli impermeabili Arc'Teryx, senza dimenticare la scarpe da trekking Salomon, per citarne alcuni, i marchi dedicati all'outdoor sono parecchi e, come per la moda streetwear, anche lo stile gorpcore si sta evolvendo. Esemplari del cambiamento sono le recenti collaborazioni con brand tipicamente dedicati all'outoor, come quella tra Côte&Ciel con Helly Hansen che ha dato vita alla collezione Technical Lifestyle, studiata per la città con una campagna pubblicitaria girata a Londra. A confermare il trend anche le ispirazioni viste in passerella. Il londinese Saul Nash, per esempio, per la collezione Primavera/Estate 2024, ha attinto al mondo degli sport acquatici con tessuti e linee che richiamano mute e costumi da bagno. Non è da meno Satoshi Kuwata di Setchu che ha di recente presentato a Milano una collezione pensata alla città, ma con caratteristiche che ben si adattano anche alle attività all'aria aperta. Una linea nata dall'esperienza maturata lavorando con diversi marchi che il vincitore del premio LVMH coniuga con le sue passioni, in questo caso la pesca.

Comodità, movimento e sicurezza

Con le città che cambiano anche il modo di muoversi di chi le abita si evolve. Il numero delle persone che vanno al lavoro a piedi o in bicicletta è sempre più alto e di conseguenze servono abiti e accessori adatti, poiché il look non deve essere necessariamente sacrificato in base al mezzo di trasporto scelto. È così che nascono gonne che permettono di pedalare in tutta libertà, abiti confortevoli ma resistenti all'acqua per non perdere l'autobus neanche sotto la pioggia e borse funzionali che proteggono il loro contenuto e permettono di ritrovare con facilità le chiavi a fine giornata, come quelle ideate dalla stilista estone Johanna Parv. Oltre al cambiamento della mobilità, nella cronaca cittadina non mancano purtroppo episodi di violenza e criminalità. Sentirsi al sicuro è un diritto nonché una necessità ed è anche una sfida accolta dal mondo della moda, che risponde alla problematica con accessori e adattamenti tecnici mirati. È il caso di Dames, brand streetwear con base a New York, che realizza giacche e abiti che all'occorrenza di trasformano in tessuto hi-vis, ma anche abiti con tasche per lo spray al peperoncino e moschettoni per agganciare fischietti e altri strumenti di protezione.