Glamping, ora il campeggio è una vacanza esperenziale

Glamping, ora il campeggio  è una vacanza esperenziale
Glamping, ora il campeggio è una vacanza esperenziale

I FRANCESI HANNO CREATO il concetto di vacanza alternativa "haute couture". E i nord-europei hanno inventato il neologismo "glamping", fusione tra le parole glamour e camping che ha il dono di non richiedere tante spiegazioni. Eccola dunque la nuova frontiera del turismo: il soggiorno in unità abitative eco-friendly e all’aria aperta, riciclabili e che non consumano suolo. Per giunta, avveniristiche e raffinate, liberate dall’immagine riduttiva stile "picchetti, torcia, fornelletti e sacco a pelo" che un tempo definiva i campeggi tradizionali. E invece, impreziosite da comfort e servizi paragonabili a quelli offerti in hotel di livello medio-alto. Segno dei tempi. Ma anche evoluzione del concetto di lusso. Stavolta, sublimato attraverso case mobili e tende safari ambientate in riva al mare o con affaccio su laghi e fiumi, tra i boschi alpini o in mezzo alle vigne.

Certo, fino a una manciata di anni fa, l’opzione-glamping intercettava quasi unicamente i turisti stranieri (specie olandesi, tedeschi e scandinavi), abituati a prenotare alloggi all’aria aperta, capaci di assicurare privacy, eleganza e contesti ambientali di grande suggestione. Ma, seppure tardiva, c’è un’evidente scoperta di questo format di ricettività anche da parte degli italiani, stimolata dalla crescente disponibilità di strutture in tutta la penisola, in un numero che la società di consulenza "Risposte Turismo" nel 2022 ha quantificato in un centinaio di villaggi "only glamping". Senza contare i 200 agriturismi e camping tradizionali che sui loro terreni ospitano tende safari, stanze sugli alberi, yurte e bubble house. Un interesse che per il momento sembra affascinare la clientela fra i 25-40 anni, particolarmente attratta dalla possibilità di vivere una vacanza outdoor e "disposta a spendere cifre elevate – come spiega Francesco Di Cesare (nella foto sopra), presidente di Risposte Turismo – pur di provare nuove emozioni in strutture che promettono lusso ma anche originalità".

Interessante anche la crescita esponenziale di aziende del Belpaese che hanno creduto in questa nicchia di mercato, peraltro destinata ad essere sempre meno tale. Ed è emblematico il caso di CrippaConcept, leader nella produzione di mobile home panoramiche, tent lodge e maxi-caravan dal design contemporaneo, realizzati con materiali sostenibili e dotati di aria condizionata, cucina e connessioni digitali.

Cifre invidiabili: in un solo anno, l’azienda di Torre d’Isola (Pv) ha ultimato e consegnato 3400 alloggi versione glamping, contro le 2500 di 3 anni fa. E adesso sta progettando soluzioni abitative ancora più insolite e inaspettate. Gli esempi si sprecano: le case galleggianti "Waterdream" di livello Premium già approdate nelle acque della Marina di Rimini, sul lago Maggiore, nel cuore verde del Piemonte, tra Cuneo e Torino; e le simpatiche "Tiny House", mini-abitazioni itineranti, "modello americano", che presto potranno essere piazzate in ogni angolo d’Italia. Illuminante. Il glamping è diventato l’emblema esclusivo dell’open air. E il fortunato sinonimo del turismo esperienziale.