Giornata mondiale del cioccolato: la storia e quando si festeggia

Tutto è nato grazie ai Maya e alle loro consuetudini

7 Luglio, Giornata mondiale del cioccolato
7 Luglio, Giornata mondiale del cioccolato

Quest’oggi, 7 luglio, è la Giornata mondiale del cioccolato, un’evenienza davvero golosa con la quale ogni anno, a partire dal 2009, si festeggia quella che è da molti considerata una vera e propria panacea per ogni male. Legata alla nascita della prima barretta inventata da Joseph Fry nel lontano 19847, questa evenienza è l’occasione giusta non soltanto per godersi il prelibato ingrediente in tutta la sua dolcezza ma anche per approfondire la sua storia, millenaria e affascinante.

Tutto grazie ai Maya: la nascita del cibo degli dei

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il cioccolato non ha sempre fatto parte delle nostre tavole. La sua componente base, il cacao, è infatti un prodotto molto pregiato proveniente dalle fitte foreste del Sud America, dove la pianta è originaria. A partire dal Theobroma cacao è infatti possibile estrarre i relativi semi che, dopo una lunga e complessa lavorazione, diventano parte del delizioso prodotto finale. In un primo momento gli antichi Maya e molte altre popolazione indigene sudamericane utilizzavano i semi di cacao all’interno di diverse preparazioni, che includevano al loro interno anche molti altri aromi: sembra a proposito che il termine derivi dalla parola azteca chocol, una bevanda a base di semi di cacao che presto sarebbe stata scoperta anche dai Conquistadores spagnoli. Proprio grazie alle conquiste (sanguinose) degli esploratori europei del XV° e XVI° secolo il cacao iniziò così a circolare anche nel Vecchio Continente, rimanendo però a lungo una prelibatezza per pochi eletti.

L’invenzione del cioccolato

Arriviamo così al 1828, quando il chimico olandese Coenraad Johannes van Houte scoprì un metodo di trattamento dei semi di cacao con sali alcalini per ottenere una polvere più facile da mescolare con l’acqua: a Johannes va anche dato il merito di aver inventato una pressa per il cacao in grado di separare il burro di cacao dalle relative fave, uno strumento che si sarebbe rivelato estremamente utile per la produzione industriale di cacao in polvere. A partire da questo momento il cacao diventerà dunque un ingrediente alla portata di (quasi) tutti, trasformandosi in un prelibatezza non più esclusiva prerogativa della nobiltà, per quanto il processo di “democratizzazione” della cioccolata avrebbe comunque richiesto ancora diverso tempo.

I benefici della cioccolata

Per quanto sia un alimento da consumare con moderazione all’interno di una dieta equilibrata (ma questo principio, d’altra parte, vale per qualunque cibo), la cioccolata vanta una serie di particolari proprietà che non andrebbero di certo sottovalutate. Il cioccolato fondente, in modo particolare, è il più ricco di cacao e di conseguenza di flavonoidi, importanti sostanze con effetto antiossidante. Questo tipo di prodotto, in aggiunta, vanta discrete quantità di un elemento prezioso per l’organismo come l’acido oleico, presente tra le altre cose anche nel pregiato olio extravergine d’oliva. Come evidenziano alcuni recenti studi riportati per esempio anche dal Gruppo San Donato, un consumo responsabile di cioccolato sarebbe in grado di abbassare la pressione arteriosa e quindi il rischio cardio-vascolare, di ridurre l’insulino-resistenza e di diminuire il rischio di soffrire di ictus. Il consumo di cioccolato riduce inoltre il rischio di sviluppare depressione: questo effetto è legato alla presenza di un aminoacido, il triptofano (considerato un precursore della serotonina) che contribuisce in maniera sostanziale a stabilizzare l’umore. Attenzione soltanto alle quantità e alle preparazioni industriali troppo processati o contenenti eccessive quantità di zuccheri aggiunti.