"Dopo il Covid questa è l’estate dei locali da ballo"

"Dopo il Covid  questa è l’estate  dei locali da ballo"
"Dopo il Covid questa è l’estate dei locali da ballo"

"CI ASPETTIAMO che per chi è sopravvissuto, perché il 30-40% dei locali ha chiuso in seguito alla pandemia, l’estate sia una grande stagione della rinascita dopo gli anni terribili del Covid. La gente ha voglia di divertirsi e noi siamo pronti a offrire locali sicuri e attrezzati per un intrattenimento all’altezza degli standard internazionali". Parola di Alessandro Trolese (nella foto a sinistra), vicepresidente nazionale del Silb e presidente regionale e pisano del sindacato italiano dei locali da ballo di Confcommercio.

Ha parlato di locali sicuri e di luoghi di intrattenimento di livello internazionale. Perché?

"Perché la notte come valore aggiunto per il turismo è nata sulla riviera romagnola e tutto il mondo ha imparato da noi. Ci aspettiamo, quindi, che questo governo possa imprimere finalmente una svolta positiva a un settore che vale oltre un miliardo di euro l’anno e dà lavoro a più di 50 mila addetti. Ma per riuscirci occorre davvero un cambio di paradigma".

Quale?

"Il mondo delle discoteche è stato il più penalizzato dal Covid. Oggi auspichiamo di essere finalmente considerati come strumenti di attrazione per il turismo in Italia. Il nostro settore, quello dell’intrattenimento notturno supera il miliardo di euro di fatturato ma il nostro Paese lo vive quasi con fastidio. Spagna e Grecia invece valorizzano questo mercato trasformandolo in un valore aggiunto dell’offerta turistica. Eppure hanno imparato da noi, dalla Romagna, a fare intrattenimento, a proporre discoteche e un divertimento di qualità. Ecco perché noi italiani siamo ancora capaci di essere all’altezza degli standard internazionale, ma i nostri connazionali spesso neppure lo sanno".

Che cosa servirebbe secondo lei per dare ossigeno al settore?

"Intanto un contrasto serrato all’abusivismo. Perché i locali da ballo abusivi sono anche quelli maggiormente insicuri e gli incidenti che si verificano quasi esclusivamente avvengono presso circoli o altri locali che si trasformano in discoteche abusive per fare soldi facili in barba alle regole, mettendo in pericolo la loro clientela e facendo concorrenza sleale agli imprenditori seri".

Il Governo ha varato il decreto anti-rave, andiamo nella direzione giusta?

"È un primo passo molto importante per dare un giro di vite contro l’illegalità diffusa. Le discoteche legali sono luoghi di divertimento sicuri per i nostri giovani".

Però le cronache sono piene di casi di abuso, il mondo della notte non è immune da questo fenomeno?

"Certo che no. Ma non bisogna essere né ipocriti, né moralisti. Il fenomeno esiste e si combatte contrastando l’abusivismo commerciale nelle città".