np_user_4025247_000000
LEO TURRINI
QN Mobilità

Creatività innovativa Il modello Lancia anche nel futuro green

di Leo Turrini

Lancia. Basta la parola, davvero. Almeno per chi riconosce i tratti distintivi di una società, colti tra le pieghe di un consume di vita in perenne evoluzione. Lancia! A cospetto della concept car Pu+RA Hpe, prototipo che anticipa il futuro elettrico del marchio, la memoria corre a ritroso, all’epoca in cui Lancia era una icona dello stile italiano.

Per dire, nel mitico film ’Il sorpasso’ di Dino Risi, che vettura mai avrebbe potuto guidare l’istrionico Vittorio Gassman? Ma una Aurelia B24, perfetto simbolo di un sentimento che mischiava, nella finzione del grande schermo, speranze e illusioni di una generazione.

Prima di essere assorbita dal gruppo Fiat, la Lancia conteneva il seme stesso della originalità. Originale era stato anche il tentativo della azienda, nel 1955, di andare a contendere ad Enzo Ferrari e alla Maserati il primato nella Formula Uno. La tragica fine di Ciccio Ascari spezzo’ il sogno, ma fu proprio il Drake di Maranello a comprare la monoposto ’lancista’: la adattò e ci vinse il mondiale del 1956, con Fangio al volante.

È bello immaginare il brand in una dimensione Green e tocca il cuore notare sulla concept car soluzioni estetiche che rimandano direttamente alla Stratos, il fragoroso fenomeno tecnologico che dominò le sfide dei rally. In fondo, tutto si tiene nel passaggio tra ieri e domani. Ce lo fa comprendere anche il successo eterno della Ypsilon, forse l’utilitaria più amata dagli italiani negli ultimi vent’anni. Guarda caso, è una Lancia…