Consegna di merci e farmaci I droni hanno trovato lavoro

Consegna di merci e farmaci  I droni hanno trovato lavoro
Consegna di merci e farmaci I droni hanno trovato lavoro

C’È UNA RIVOLUZIONE che spetta ai nostri cieli. Per ora in Italia i droni, guidati da remoto, sono solo in fase sperimentale, ma si lavora perché vengano presto impiegati in molti ambiti civili. Quali? La ricognizione di una riserva naturale, per esempio, ma anche la consegna di farmaci. Se negli Stati Uniti, una normativa più snella, ha consentito al settore di fare passi da gigante, in Italia si procede con meno velocità, ma il mercato dei droni per uso civile è pronto a decollare.

Come spiega Nils Fazzini, direttore commerciale di Base Digitale, società di software specializzata tutta italiana, "è un mercato in grande espansione. A noi l’idea è venuta due anni fa quando abbiamo notato che stava cambiando lo statuto dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, che recepiva l’intenzione di agevolare lo sviluppo dell’uso dei droni. Così abbiamo sviluppato non solo il software che possa gestire da remoto il volo, ma anche alcune sperimentazioni di guida autonoma remotizzata". In pratica gestita da control room. È proprio quello che fa Base Digitale, società proprietaria di tecnologie e software avanzati che in quest’ambito fanno convergere la dimensione fisica della sicurezza e quella hi-tech, esempio più significativo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per acquisire le informazioni rilevate dai droni, processarla e formulare modelli di sicurezza prescrittiva. Gli impieghi nell’immediato futuro saranno sempre maggiori: "Pensiamo alla recente alluvione in Emilia-Romagna, e all’impiego che si sarebbe potuto fare dei droni guidati da remoto sia in emergenza, che per esempio per consegnare medicinali là dove c’era una frana", dice Nils Fazzini. Fra gli impieghi futuri ci sono infatti sicuramente quelli per la sorveglianza, ma anche, come già accade negli Stati Uniti, per il trasporto e la consegna di merci. Il Politecnico di Milano sta studiando anche la messa a punto di progetti per il trasporto delle persone. Il futuro è tecnicamente già possibile, tanto che una prima sperimentazione potrebbe partire per le olimpiadi invernali del 2026. Quello che è già possibile fare con i droni teleguidati è il monitoraggio dei parchi, nelle ore notturne, il che sarebbe certamente un aiuto alle forze dell’ordine in materia di sicurezza.

"Ma coi droni si può intervenire anche in emergenza o per esempio analizzare lo stato di salute di ponti, corsi d’acqua e strutture esistenti. Un altro settore di utilizzo che in Italia potrebbe essere fondamentale in futuro è la prevenzione degli incendi". dice Fazzini, che prosegue "Un drone attualmente ha una capacità di restare in volo per 45 minuti e con piccoli hangar a terra sarebbe possibile farli ricaricare per proseguire il lavoro". Base Digitale Security, del gruppo Base Digitale, ha realizzato l’integrazione tra control room e droni. Attraverso i propri sistemi, i software di controllo e le implementazioni, sia hardware che software, realizzate per i droni riescono a gestirli da remoto nella control room, acquisendo dati e immagini in tempo reale e facendoli processare dall’intelligenza artificiale. Ciò consente inoltre di integrare in diretta quanto rilevato dai droni con dati e immagini acquisiti da altri devices installati in loco.

Nella società italiana Base Digitale lavorano cinque persone, con un fatturato atteso nel 2023 di oltre 2 milioni di euro, ma, visto lo sviluppo del settore, entro la fine dell’anno la società assumerà altro personale. Si parla di droni professionali, che vanno da uo a diverse decine di chili come peso, a seconda dell’impiego e delle applicazioni.