Con l’inflazione ferie più brevi Dai tour operator soluzioni smart

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NON È L’ORACOLO DI DELFI perché quello dei viaggi è un mondo plurale e a più voci, con una domanda perennemente in evoluzione e un’offerta che cerca di interpretarla, qualche volta di anticiparla. Ma Alpitour World sarà ancora una volta il Gruppo del leisure più accreditato per offrire chiavi di lettura di un 2023 "anno speciale", proprio perché è il primo "normale" dopo la pandemia. Una leadership confermata dai numeri, se è vero che la holding italiana posizionata tra le top-ten in Europa si appresta a superare i 2 miliardi di fatturato con cui aveva chiuso il 2019 e a portare in giro 1 milione di persone. Non meno di 700mila nella sola estate, stagione che, vista da Alpitour World, si annuncia eccezionale. E lo sarà per tutti i suoi brand e cluster: le vacanze classiche nei villaggi e club; quelle sartoriali per consumatori con elevata possibilità di spesa. E le cosiddette "No Frills", senza fronzoli, su cui Alpitour World sembra particolarmente credere in questo momento tramite il marchio Eden Viaggi, considerato quello con i maggiori margini di crescita in termini di quote di mercato. Obiettivo: entrare in contatto con il pubblico "fai da te" che per scelta non ha mai voluto affidarsi ai professionisti del turismo organizzato. Target non semplice. Ma colto e motivato, portato com’è ai viaggi emozionali e carichi di storytelling.

Lo conferma Pier Ezhaya (nella foto a destra), direttore generale della divisione tour operating: "Questa fetta di mercato oggi vale attorno al 10 miliardi di euro. E noi puntiamo ad intercettare almeno il 10% di questi viaggiatori". Come? Operando più per sottrazione che per addizione, riducendo ad esempio i costi destinati a volo aereo e pernottamento per valorizzare le esperienze. Ovviamente in sicurezza. È sempre Ezhaya a sottolinearlo: "Il viaggio è diventato un bene rifugio da proteggere. Tant’è che stiamo registrando una sostenuta domanda di polizze assicurative". Della serie: partenze più consapevoli e informate. Dove? La fotografia di Alpitour World è un grand’angolo: nel Belpaese vanno a mille Sicilia, Sardegna e Puglia. All’estero, primeggiano Spagna, Grecia e più che mai l’Egitto. Mentre per il lungo raggio si sta imponendo il Giappone.

Altro punto autorevole di osservazione, quello del Gruppo Gattinoni. Intanto per la forza del brand: 120 agenzie di viaggio di proprietà, oltre 1400 affiliate in tutta Italia. Ma anche per la capacità della holding di Franco Gattinoni di testare e interpretare gli umori del mercato. Come ha fatto nei giorni scorsi il direttore generale Sergio Testi (in foto a sinistra). Le previsioni per la stagione appena iniziata? Vacanze sempre più brevi e, rispetto al passato, spesso concentrate nella coda dell’estate. In aggiunta: grande ritorno nelle agenzie, anche da parte dei più giovani, attenti alla spesa ma anche desiderosi di affidarsi a persone competenti per organizzare almeno una parte del viaggio. Anche nelle agenzie Gattinoni, le regioni più corteggiate si confermano la Sicilia e la Sardegna, tallonate dalla Puglia. E la Romagna ferita dall’alluvione? Sergio Testi non ha dubbi: "Il mercato la premierà. Come e più di prima".