Boom del fotovoltaico sui tetti delle case Il mercato esploso grazie al Superbonus

Boom del fotovoltaico sui tetti delle case  Il mercato esploso grazie al Superbonus
Boom del fotovoltaico sui tetti delle case Il mercato esploso grazie al Superbonus

DOPO AVER ANALIZZATO, nei primi due capitoli, i movimenti globali nell’ambito dei brevetti e, nel terzo, le politiche dell’Unione europea volte a favorire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, al capitolo 4 il rapporto si sofferma sul mercato dell’accumulo di energia domestico. Una tecnologia che ha preso sempre più piede, a livello mondiale, per la concomitanza di più fattori: il calo dei costi di installazione dei pannelli solari, l’urgenza della questione ambientale, l’abbinamento dei sistemi di accumulo al fotovoltaico di piccola taglia.

In Europa, l’impennata dei prezzi dell’energia ha imposto una rapida riconfigurazione degli approvvigionamenti e impresso una vera scossa al settore. Oltre a ricorrere ai rigassificatori, si è puntato sulle fonti rinnovabili e – questo il vero elemento di novità - sullo storage domestico: in precedenza, infatti, i sistemi di accumulo, in virtù dei loro costi elevati, erano previsti solo nelle installazioni di grandi dimensioni. I rincari del gas naturale e l’incertezza sulla continuità delle forniture hanno fatto espandere il mercato dello storage ben oltre le previsioni. I Paesi più attivi nel settore sono la Germania, leader negli investimenti energetici grazie a un’industria nazionale fiorente e a un’elevata capacità di spesa della domanda retail; l’Italia, che ha potuto sfruttare la spinta del ‘superbonus’ e dei bonus edilizi e realizzare, così, una performance eccellente (+333% di installazioni al mese nel 2022 rispetto al 2021); infine, l’Austria, paese da sempre attento ai temi legati all’efficientamento energetico.

Le previsioni per il prossimo decennio non sembrano mostrare incertezza sul potenziale di crescita del comparto in tutto il continente, grazie soprattutto all’impegno garantito dall’Ue attraverso i fondi Pnrr e i pacchetti Fit for 55 e RepowerEU: tutti provvedimenti mirati al completamento della transizione energetica. A ciò si aggiungono le prospettive ottime di diffusione di apparecchiature di piccola taglia, a costi più bassi per i consumatori. Il biennio 2021-2022, insomma, è destinato a essere archiviato come quello dell’esplosione del mercato dello storage residenziale, favorito anche da incentivi diretti e agevolazioni fiscali.

L’effetto espansivo continuerà a farsi sentire anche nel 2023, come dimostrano i numeri già registrati nel primo semestre di quest’anno. A sostenere tale sforzo sono, da un lato, i fondi del Pnrr e, dall’altro, la recente normativa che, in Italia, ha promosso il finanziamento ventennale dei sistemi di accumulo di nuova installazione. Un provvedimento, quest’ultimo, necessario per preparare il nostro Paese a vincere le sfide che lo attendono nel prossimo futuro, tra cui, in primis, l’adeguamento di edifici e abitazioni agli standard di efficientamento previsti dal pacchetto ‘Fit for 55’ (cui è collegata la direttiva delle cosiddette ‘case green’, per cui tutti gli immobili europei dovranno raggiungere almeno la classe energetica ‘E’ entro il 2030).

Maddalena De Franchis