Bob Dylan, finalmente Per i suoi primi 50 anni Umbria Jazz si regala un’emozione da Nobel

La leggenda della musica mondiale aprirà l’edizione di quest’anno con il concerto in programma venerdì 7 luglio all’Arena Santa Giuliana. Il contratto è stato firmato pochi giorni fa: il costo è di 400mila euro.

Bob Dylan, finalmente  Per i suoi primi 50 anni  Umbria Jazz si regala  un’emozione da Nobel
Bob Dylan, finalmente Per i suoi primi 50 anni Umbria Jazz si regala un’emozione da Nobel

Adesso è ufficiale. Sarà Bob Dylan ad aprire l’edizione del cinquantesimo di Umbria Jazz con un concerto che già ha il sapore dell’evento assoluto e che inaugura nel migliore dei modi un cartellone stellare, forse il migliore di sempre, per celebrare il mezzo secolo del festival.

Il cantautore e premio Nobel per la letteratura, autentica leggenda che ha scritto e segnato la storia della musica, si esibirà venerdì 7 luglio all’Arena Santa Giuliana dove presenterà l’album “Rough and Rowdy Ways”, pubblicato nel giugno 2020 e considerato da gran parte della critica mondiale uno dei suoi migliori album pubblicati negli ultimi anni.

Il concerto, uno dei cinque che il menestrello di Duluth terrà in Italia la prossima estate, sarà “phone free show“, il che significa che su precisa richiesta dell’artista non saranno ammessi i cellulari. I biglietti saranno in vendita dalle 10 di sabato 18 marzo su Ticketone (e il 17 in esclusiva su Virginradio.it), a disposizione dovrebbero esserci poco più di cinquemila tagliandi.

L’attesa, alle stelle, si unisce all’orgoglio per il colpo messo a segno, come traspare nell’annuncio dato dal direttore artistico di UJ Carlo Pagnotta, del presidente Gian Luca Laurenzi e dalla presidente della Regione Donatella Tesei che già tre anni fa aveva indicato in Bob Dylan il nome ideale per l’edizione dei 50 anni. "Con il concerto di Dylan si corona un progetto e un impegno al quale stavamo lavorando da tempo – dice la Governatrice – e si arricchisce ulteriormente un programma caratterizzato dalla presenza di artisti di grandissimo livello".

Certo, averlo a Perugia non è stato facile e Carlo Pagnotta ricorda le trattative convulse. "Da ottobre questo signore ci ha fatti diventare un po’ matti – racconta – ma il personaggio è fatto così. A un certo punto non voleva più gli spazi all’aperto e la discussione è durata un mese e mezzo. Però ci dicevano di stare tranquilli che avrebbe confermato solo a marzo, e così è stato". Il contratto è stato firmato in questi giorni e l’accordo è stato chiuso a un costo di 400mila euro.

Oltre che a Perugia, Dylan si esibirà, nel suo tour italiano, a Milano, con due date, al Lucca Summer Festival e a Roma. E così all’Arena del Santa Giuliana, “Mr Tambourine Man”, al secolo Robert Allen Zimmerman, 82 anni, presenterà il suo ultimo album , “Rough and Rowdy Ways“, nel quale, scrive Rolling Stone "Dylan sta esplorando un terreno che nessun altro ha mai raggiunto prima e continua a spingersi verso il futuro". Insomma, mentre il mondo continua a cercare di celebrarlo come un’istituzione, inserirlo nel canone del Premio Nobel, imbalsamare il suo passato, questo vagabondo continua sempre a fare la sua prossima fuga".

Attenzione però alle modalità del concerto, che rispecchia la celeberrima ritrosia di Dylan e il suo essere artista inafferrabile e misterioso. Anche all’Arena Santa Giuliana non si potranno utilizzare i cellulari e sarà vietata ogni ripresa audio, video e fotografica. Per rendere il concerto un “Phone free show” sarà impegnata Yondr, la compagnia di custodia per telefono, che con un personale dedicato e a disposizione, aiuterà tutti gli spettatori a mettere il telefono in una custodia chiusa e sicura, sigillata e impossibile da aprire, che ognuno terrà con sé nella serata (per questo “servizio“ il biglietto costerà 5 euro in più). Nel caso sia necessario fare una telefonata per un’emergenza, la custodia del telefono si potrà sbloccare in qualsiasi momento recandosi in un’area dedicata e segnalata, destinata all’uso del telefono. "Avendo sperimentato questa modalità senza telefono durante i tour recenti – dicono gli organizzatori – crediamo che crei un’esperienza migliore per tutti i presenti. I nostri occhi si aprono un po’ di più e i nostri sensi sono leggermente più acuti quando perdiamo la stampella tecnologica a cui ci siamo abituati. E sì, è obbligatoria e non negoziabile".

Sofia Coletti